La politica responsabile della Bce distruggerà l’Europa

La politica responsabile della Bce distruggerà l’Europa

“… vediamo un aumento dell’inflazione insufficiente nei Paesi dell’area euro non sotto stress a riportare l’inflazione media al 2 per cento. (Così) l’aggiustamento verso il basso dell’inflazione dei Paesi sotto stress diventa probabilmente più duro e certamente di più lunga durata, soprattutto se le rigidità nominali implicano che prezzi e costi non si aggiustano rapidamente.”

Poi (Mario Draghi nell’intervento alla due giorni della Bce di Sintra, in Portogallo, ndr) ci racconta come sono l’apprezzamento del cambio dell’euro e la contrazione del credito a legarsi in maniera viziosa, così da contribuire a peggiorare le aspettative sui prezzi, avvicinandoci sempre più al momento chiave in cui questi cominceranno a decrescere: la deflazione. Credito, cambio, aspettative: tre variabili tutte nelle mani di Draghi e della Bce. Ma il suo discorso è tutto responsabilità e inazione («l’obiettivo del 2% d’inflazione va raggiunto nel medio termine»: wow, così sì che influenziamo le aspettative degli operatori sulla lotta alla deflazione!).

Ci fu un tempo. In cui un altro leader, Franklin Delano Roosevelt, Fdr, si legò le mani, in maniera irresponsabile, a generare più inflazione per far ripartire l’ottimismo, la domanda di beni, l’occupazione, la crescita, la coesione sociale.

Altri tempi, altri leader: ma è colpa di Draghi se i leader si sono in questa nostra epoca eclissati?

Fdr trasformò in una notte il debito indicizzato all’oro in debito in dollari, e diede contemporaneamente il segnale che non avrebbe accettato il disastroso aumento del costo reale del debito pubblico che sarebbe avvenuto con la deflazione con titoli in dollari che pagavano tassi d’interessi vicino allo zero ma pur sempre positivi (vicini allo zero come oggi…).  Anzi, che l’avrebbe in parte fatto scomparire, il debito pubblico, inflazionando subito l’economia (altro che obiettivo di medio termine…).

E così fece: la deflazione e l’attesa di essa sparirono (inflazione dal -26% al +13%!) e con essa i tassi reali a breve si abbassarono, facendo ripartire l’economia.

Chi dice a Draghi ed alla Bundesbank che stanno camminando sull’orlo del burrone? Dove è la politica che si riappropria della gestione del tasso di cambio deprezzandolo, chiedendo a Draghi di portare a logica conclusione le sue analisi, comunicando a tutti i mercati che l’obiettivo è riportare ora e subito il tasso d’inflazione medio al 2% “whatever it takes”?

Questa Bce è dipendente, dipendente e schiava di una Politica responsabile, così responsabile da distruggere l’Europa.

X