Murakami Haruki — Best of 1979 – 2014

Murakami Haruki — Best of 1979 - 2014

Nell’aprile del 2013 in Giappone è successa una cosa strana. Pochi giorni dopo l’uscita dell’ultimo libro di Haruki Murakami, L’incolore Tsukuru Tazaki e i suoi anni di pellegrinaggio, sono andati esauriti tutti i CD del compositore ungherese Franz Liszt che contenevano il brano Années de pèlerinage, che ha ispirato il titolo ed è un elemento ricorrente del romanzo. Il libro ha venduto tantissimo (ne sono state stampate un milione di copie in solo otto giorni) ma nessuno si aspettava questo effetto sulla vendita di musica. Un rappresentante di Sony ha detto che «non ci sono precedenti di un romanzo capace di spingere così tanto la vendita di musica classica». 

Haruki Murakami, d’altra parte, è un grande appassionato e conoscitore di musica. Tutti i suoi libri ne sono zeppi, quasi fino ad avere delle colonne sonore che, anche se non si possono sentire attraverso le pagine, solo lì. L’amore di Murakami per la musica arriva da lontano: all’inizio della sua carriera lo scrittore ha gestito per anni un jazz bar a Tokyo, il Peter cat, dove serviva da bere, parlava con la gente e — quando non ospitava gruppi dal vivo — metteva musica. In un’intervista con Paris Review ha detto che per lui, «il jazz, è un viaggio mentale. Non diverso dallo scrivere». Oltre al jazz (a cui ha dedicato un intero libro, Ritratti in jazz), Murakami è anche un grande appassionato di classica e di pop e rock degli anni Sessanta, che ha imparato a conoscere durante l’adolescenza passata a Kōbe, una delle città con più influenze occidentali di tutto il Giappone.

Per festeggiare l’edizione italiana di L’incolore Tsukuru Tazaki e i suoi anni di pellegrinaggio (Einaudi editore, 20 €), un viaggio musicale attraverso alcuni dei brani più importanti e interessanti tra quelli scelti da Murakami per accompagnare i suoi personaggi nei suoi 35 anni di carriera. Se volete una lista completa, Random House ha una bella pagina in cui ha raccolto tutti i brani, i compositori e i cantanti dei romanzi di Murakami.

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La sinfonietta di Leoš Janáček, da 1Q84

La sinfonietta è un brano ricorrente in tutti e tre i libri del romanzo 1Q84 di Murakami, una specie di colonna sonora costante per Aomame, una delle due protagoniste del libro. Murakami ha detto al New York Times di aver scelto questo brano per la sua stranezza: «ho sentito questa musica in un teatro solo una volta. C’erano 15 trombe dietro l’orchestra. Strano. Molto strano… E quella stranezza è molto adatta a questo libro. Non riesco a immaginare nessun altro tipo di musica che potrebbe adattarsi così bene a questa storia». E continua: «ho scelto La sinfonietta perché non era musica popolare. Ma dopo che ho finito il libro, questa musica è diventata molto popolare in questo Paese… […]».
 

Archduke Trio di Beethoven, da Kafka sulla spiaggia

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Se in molti romanzi di Murakami la musica è un accompagnamento costante, in Kafka sulla spiaggia è di più, portata al centro della storia. Uno dei protagonisti del romanzo, la signora Saeki, da giovane è stata una musicista e ha scritto un’unica, famosissima, canzone che dà il titolo al libro: Kafka sulla spiaggia. Archduke Trio di Beethoven, come La sinfonietta in 1Q84 è un brano che ritorna più volte nel romanzo.
 

Un brano da Kid A dei Radiohead, da Kafka sulla spiaggia

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Uno dei rarissimi casi di musica contemporanea citata nei libri di Murakami. In realtà, nel romanzo sono genericamente citati i Radiohead, ma vista la data di uscita del libro (2002) e il fatto che Kid A è il disco con più influenze jazz tra quelli dei Radiohead, è molto probabile che Murakami avesse in mente proprio Kid A quando faceva ascoltare al protagonista di Kafka sulla spiaggia un disco dei Radiohead dal suo walkman. In più, nella già citata intervista a Paris Review, Murakami dice di essersi sentito molto fiero quando ha letto nelle note del libretto della versione giapponese di Kid A che ai Radiohead piacciono i suoi libri.
 

Das Veilchen di Mozart (nell’interpretazione di Schwarzkopf e Gieseking), da La ragazza dello Sputnik

Il nome di uno dei personaggi principali di La ragazza dello Sputnik è Sumire. In giapponese, sumire, significa viola. Il nome della ragazza è tratto proprio dal titolo di questo brano di Mozart, citata nello specifico nell’interpretazione di Schwarzkopf e Gieseking.
 

Wonderful World di Sam Cooke, da Dance Dance Dance

Oltre alla musica classica e al jazz, Murakami è anche un grande conoscitore del pop e del rock degli anni Sessanta e Settanta. Quando questi generi entrano nei suoi romanzi, però, non sono quasi mai legati al presente dei suoi personaggi. Il pop e il rock evocano spesso nostalgia di tempi migliori. È esattamente quello che succede in Dance Dance Dance, in cui il protagonista parlando di una musicassetta che si apre proprio con Wonderful World di Sam Cooke dice: «passavo le giornate incollato alla radio e spendevo tutto quello che mettevo da parte per i dischi. Pensavo che il rock’n’roll fosse la miglior cosa mai creata».
 

Love is blue di Paul Mauriat, da Dance Dance Dance

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Murakami appartiene al filone del realismo magico e nei suoi romanzi c’è un continuo alternarsi tra la realtà e un inquietante e surreale mondo soprannaturale in cui, però, i personaggi capiscono qualcosa di come funziona il mondo vero. In Dance Dance Dance, il passaggio da un mondo e l’altro è segnato da Love is blue di Paul Mauriat (o, meglio, dalla sua assenza, visto che è solo quando il protagonista si accorge di non sentire più la canzone uscire dagli speaker dell’ascensore del suo albergo che capisce di non esserci più, nel suo albergo).
 

Norwegian Wood dei Beatles in versione orchestrale, da Norwegian Wood, Tokyo Blues

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Il romanzo si apre esattamente con questa canzone. Il protagonista comincia a ricordare la sua storia — il romanzo è tutto un lunghissimo flashback — perché sente una versione orchestrale di Norwegian Wood dei Beatles. Esattamente come Dance Dance Dance, anche qui il pop e il rock degli anni Sessanta sono nostalgia, ricordi, passato.
 

Do You Believe In Magic dei The Lovin’ Spoonful, da L’ arte di correre

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Anche se non è un romanzo, L’arte di correre è uno dei libri più popolari e conosciuti di Murakami, tutto dedicato alla sua passione per la corsa. Murakami racconta di correre sempre ascoltando musica e la sua playlist, oltre ai Lovin’ Spoonful, include anche: Red Hot Chili Peppers, Gorillaz, dei Beck, dei Creedence Clearwater Revival e dei Beach Boys, Carla Thomas, Otis Redding e The Rolling Stones, Eric Clapton. Nel libro, Murakami non cita canzoni ma solo gruppi e album. La canzone qui sopra è citata anche in Dance Dance Dance.
 

South Of The Border (Down Mexico Way) in una ipotetica versione di Nate Cole, da A sud del confine, a ovest del sole

Il romanzo racconta di un uomo, Hajime, e del suo jazz bar. South Of The Border di Nat King Cole dà il titolo al libro e viene citata nella storia. Ma c’è un problema: Nat King Cole non l’ha mai cantata. Nel suo Ritratti in Jazz, Murakami dice che «qualcuno mi ha fatto notare che Nat Cole non aveva mai cantato la canzone (o almeno non l’aveva mai registrata). Non ci potevo credere e ho controllato in tutta la discografia di Cole. Sorprendentemente non l’aveva mai cantata. Ha fatto parecchi dischi con canzoni latine ma questa non è una di quelle. Significa che ho scritto un libro basato su una registrazione che non è mai esistita. Ma (non sto cercando di difendermi) mi sembra che non sia un grosso problema dopo tutto. In fondo quando si legge un romanzo si “respira un’aria che non è mai esistita da nessuna parte nel mondo”».
 

California Girls dei Beach Boys, da Kaze no Uta o Kike

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Kaze no Uta o Kike (il titolo italiano sarebbe Ascolta la canzone nel vento ma il romanzo è inedito qui da noi) è il primo libro di Murakami, scritto quanto l’autore aveva trent’anni. Anche qui, forse ancor più che in tutti i suoi romanzi successivi, la musica è una costante. La narrazione, ad esempio, è spesso interrotta dalla voce (e dalla musica) di un DJ di una radio rock. Una di queste interruzioni è una chiamata che il protagonista riceve in cui gli viene annunciato che una ragazza ha richiesto una canzone per lui: California Girls dei Beach Boys.

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