La politica monetaria nei diversi paesi Ocse

La politica monetaria nei diversi paesi Ocse

La differenza nelle politiche monetarie intraprese dalla Fed, BoJ e Bce è ben illustrata dal grafico, che mostra la grandezza assoluta del bilancio delle banche centrali in rapporto al Pil. La grande divergenza fra Paesi inizia dal 2012, quando la Fed e la BoJ intrapresero un ulteriore round di stimolo monetario, noto come Quantitative Easing. Viceversa, la Bce dopo le misure straordinarie di rifinanziamento delle banche commerciali, ha riassorbito liquidità semplicemente con il venire meno della domanda di fondi delle banche private stesse. Un bel post di Antonio Fatas spiega come, in realtà, la differenza sia dovuta ai differenti strumenti di politica monetaria usati dalla Bce per stimolare il credito. La Fed e la BoJ hanno intrapreso operazioni atte ad aumentare permanentemente il proprio bilancio, mentre la Bce è stata obbligata, per la differente struttura istituzionale, ad utilizzare il canale della domanda di liquidità diretta delle banche commerciali.

Finito il momento di massimo stress finanziario, tali banche non avrebbero avuto alcun incentivo a tenere riserve in eccesso depositate presso la Bce, e scegliere di fissare tassi negativi, con l’intento d‘incentivare il credito al settore privato, ha avuto l’effetto involontario di drenare liquidità. Le banche non hanno domandato fondi, e il bilancio della Bce si è contratto di conseguenza. Le nuove misure annunciate dovrebbero alleviare tale problema, sebbene la politica monetaria della banca centrale europea, dati i vincoli istituzionali, politici e non ultimi di mercato (la componente di Abs privati “di qualità” risulta bassa nella zona Euro), ha di fronte a sé sfide non facili da vincere, per stimolare adeguatamente la domanda aggregata.

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