GuerraAlta tensione nei cieli tra la Turchia e la Siria, un aereo abbattuto

Un aereo russo è stato abbattuto dall'aviazione di Ankara, che lo accusa di aver sconfinato nei cieli turchi. L'aereo è precipitato sul territorio siriano, molto vicino al confine turco.

Che cosa è successo:

Un jet Su-24 russo è stato abbattuto in una zona di confine tra Turchia e Siria, nella provincia di Latakia, zona in cui ci sono combattimenti tra milizie ribelli anti Assad e forze del regime sostenute dalla Russia.

I due piloti si sono paracadutati fuori dal velivolo non appena sono stati colpiti.

Uno di loro è morto, c’è un video, non ancora verificato da fonti indipendenti, che lo confermerebbe (ma che abbiamo deciso di non mostrare e di non linkare). Dell’altro non si hanno notizie confermate.

Uno dei due elicotteri russi mandati in soccorso dei piloti è stato distrutto dai combattenti siriani. Fonti militari russe hanno confermato la morte di un soldato che faceva parte del commando di soccorso inviato per recuperare i due piloti dell’aereo abbattuto.

La versione turca è che il Su-24 avrebbe scofinato nel territorio turco e che, dopo 10 avvertimenti, è stato abbattuto. Secondo i turchi entrambi i piloti sarebbero vivi.

La versione russa è che l’aereo volasse a 6mila metri e fosse in missione nel territorio siriano per bombardare i ribelli turcomanni anti Assad. Secondo i russi, uno dei due piloti è morto.

Alle 17 si svolgerà il consiglio di sicurezza straordinario della Nato, come da richiesta della Turchia. Lo ha fatto sapere l’account della Nato su Twitter. L’obiettivo delll’incontro è chiarire quel che è successo nei cieli tra la Turchia e la Siria. La Nato starebbe valutando al situazione, ma per ora si esclude il dibattito sull’Articolo 4 del codice atlantico, quello che riguarda l’integrità territoriale di uno degli stati membri o la minaccia alla sua sicurezza.

Putin ha rilasciato pesanti dichiarazioni​ annunciando che l’abbattimento del jet russo da parte dei turchi avrà “pesanti conseguenze”. Mentre il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha annullato la visita in Turchia prevista per domani e l’agenzia del turismo russa ha invitato a non prenotare viaggi turisitici in Turchia.

Si è conclusa alle 19 la riunione straordinaria del consiglio di sicurezza delle Nazione Unite Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, ha affermato che i paesi della Nato si dichiarano «solidali con la Turchia» e difendono il suo diritto di difendere i confini.


Aggiornamento ore 12.20: il ministro della difesa russo ha annunciato che verranno schierati nella base aerea russa in Siria, la base di Khmeimim, delle batterie di missili SAM-400, missili terra-aria utilizzati come anti aerea.

Aggiornamento ore 12.00: La cancelliere tedesca Angela Merkel ha parlato al Bundestag, dicendo che «l’abbattimento del jet russo complica il processo di ricerca di una soluzione politica al conflitto in atto in Siria».

«Dobbiamo fare di tutto per evitare una escalation», ha aggiunto Angela Merkel, «Ovviamente ogni paese ha diritto di difendere il proprio territorio, ma d’altra parte sappiamo quanto sia tesa la situazione in Siria e nell’area circostante. Ho parlato ieri con il primo ministro turco e gli ho chiesto di fare tutto quello che è possibile per evitare l’escalation».

Aggiornamento ore 11.50: l’agenzia di stampa francese Afp ha scritto che l’Ucraina avrebbe vietato agli aerei russi di sorvolare il proprio spazio aereo.

Aggiornamento ore 11.00: Il ministro della difesa russo, Sergey Shoigu, ha detto che il secondo pilota, quello che risultava ancora disperso ieri sera, sarebbe stato recuperato dalle forze militari russe e siriane. «The operation ended successfully», ha dichiarato Shoigu, «The pilot has been taken to our base. Safe and sound. I’d like to thank all our men who were working all night long taking great risks».

Aggiornamento, 25 novembre, ore 9.00: In una lettera ufficiale inviata ai vertici delle Nazioni Unite la Turchia ha spiegato i dettagli di quanto è successo ieri. L’aereo russo, un jet Su-24, ha invaso lo spazio aereo turco per 17 secondi, percorrendo, prima di essere abbattuto, nemmeno 2 miglia di territorio turco. Il jet è poi precipitato in territorio siriano.

Ultimo aggiornamento 19.45: dopo le dichiarazioni della Nato e quelle di Obama, il quadro è abbastanza definito anche se sembra sempre più complicato e confuso.

Allo scontro tra sciiti e sunniti si sovrappongono infatti altri intrecci, dove gli avversari diventano, allo stesso tempo, alleati e nemici. In mezzo, lo Stato Islamico, che sembra un grande pretesto per fare una guerra tutti contro tutti. In questo in articolo, abbiamo cercato di ricostruire la complessa rete di scontri e alleanze per come si presentano ora, dopo i fatti di oggi.

Aggiornamento 19.30: secondo quanto ha scritto su Twitter il giornalista Jon Williams, responsabile esteri di ABC, il ministro russo della difesa avrebbe detto che «chiunque minacci le nostre forze aeree verrò distrutto».

Aggiornamento ore 19.00: Afp cita fonti militari russe e afferma che ci sarebbe almeno un militare russo morto tra quelli che sono stati mandati in soccorso dei due piloti dell’aereo abbattuto. Nel frattempo, l’aviazione russa ha aumentato gli attacchi contro i ribelli nella zona dell’abbattimento del jet.

Aggiornamento ore 18.50: si è conclusa la riunione d’urgenza del consiglio di sicurezza della Nato. Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, ha affermato che i paesi della Nato si dichiarano «solidali con la Turchia» e difendono il suo diritto di difendere i confini. Ha aggiunto che tutti gli stati membri sperano in un abbassamento dei toni e in una risoluzione diplomatica della situazione.

Aggiornamento 18.30: durante la conferenza congiunta con Hollande, Obama ha commentato l’abbattimento del jet russo da parte dell’aviazione turca affermando che «la Turchia ha tutto il diritto di difendere il proprio spazio aereo». Ha aggiunto poi che «Turchia e Russia devono chiarirsi e adoperarsi per impedire l’escalation».

Per giovedì è previsto il viaggio diplomatico di Hollande a Mosca per parlare con Putin della lotta all’Isis.

Aggiornamento 18.00: stando a quanto scrive l’Ansa, il Cremlino starebbe aspettando la reazione della Nato e dell’Occidente all’abbattimento del jet militare russo da parte delle forze aeree turche. Dmitri Peskov, portavoce di Putin, ha dichiarato «In questo caso è certamente importante sentire le reazioni da parte dei paesi occidentali e della Nato a queste azioni». Nel frattempo è in corso la conferenza stampa congiunta di Obama e Hollande, che è a Washington per trattare una reazione unitaria contro Daesh.

Aggiornamento 17.45: È arrivata la prima dichiarazione statunitense da fonti ufficiali dell’esercito. Dalle informazioni in possesso degli Stati Uniti, l’incursione del jet russo nello spazio aereo turco sarebbe durata “solo pochi secondi”. Nel frattempo il portavoce del Pentagono, Steve Warren, ha affermato, come riporta l’Ansa, che «L’incidente non riguarda la coalizione appoggiata dagli Usa ma è una questione fra i due paesi».

Aggiornamento 17.35: fonti ufficiali del governo turco dicono che i due piloti russi sarebbero ancora vivi, a dispetto di quanto precedentemente annunciato dai ribelli — supportati da due video ripresi da tutti i media internazionali — che avevano scritto di averne ucciso uno e preso prigioniero l’altro.

Aggiornamento 17.00: il Guardian ha pubblciato una dichiarazione del ministero degli esiteri russo che ribadisce le posizioni espresse da Putin:

«Le operazioni russe», si legge nel comunicato, «erano contro formazioni terroristiche illegali che sono composte per la maggior parte da combattenti russi provenienti dal Caucaso». Il comunicato aggiunge anche che ogni tentativo di contatto con il ministero turco, senza successo. Le operazioni militari russe nella zona, in ogni caso, continueranno.

Nel frattempo è iniziato a Bruxells il consiglio straordinario della Nato.

Aggiornamento 16.40: sia Federica Mogherini, l’alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che Donald Tusk, presidente del conislgio europeo, hanno richiamato tutti alla calma.

«In this dangerous moment after downing of Russian jet, all should remain cool headed and calm», ha scritto Tusk, a lui si è unita anche Federica Mogherini che ha scritto: «Need to avoid escalation»

Aggiornamento 16.30: a quanto riporta Ria, l’agenzia di stampa russa, l’agenzia federale per il turismo russo, Rostotourism, avrebbe raccomandato di sospendere la vendita di pacchetti viaggio per la Turchia.

Aggiornamento ore 16.10: uno dei due elicotteri russi in missione per recuperare i piloti dell’aereo abbattutto questa mattina dall’aviazione turca, è stato distrutto dai ribelli siriani che combattono nella zona. A dimostrarlo c’è un video pubblicato su LiveLeaks.

A quanto scrive il Guardian, citando Rami Abdulrahman dell’Osservatorio dei diritti umani in Siria, dice che almeno 10 persone erano sull’elicottero al momento dell’atterraggi di emergenza, ma ha detto anche che molto probabilmente sono riusciti a scendere al momento del’atterraggio. Per ora infatti non sono segnalate vittime.

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Aggiornamento ore 15.40: è arrivata la conferma ufficiale di ciò che scrivevamo qualche ora fa, ovvero che il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha annullato la visita in Turchia prevista per domani.

Aggiornamento ore 15.30: Alexei Pushkov, a capo della commissione esteri del parlamento russo, ha dichiarato che «chiaramente Ankara non ha soppesato le conseguenze di suoi atti ostili sugli interessi e sull’economia turca. Le conseguenze saranno molto serie».

Aggiornamento ore 15.10: Nel frattempo il presidente turco Erdogan è a colloquio con il Primo ministro e i capi delle forze armate turche, scrive l’edizione turca della Cnn.

Aggiornamento ore 15.00: i ribelli siriani, stando a quanto riporta il Guarduan, avrebbero annunciato di aver colpito uno dei due elicotteri russi che erano impegnati nelle ricerche dei due piloti del Su-24 abbattuto stamattina. La notizia non è ancora confermata, alcune fonti affermano che l’elicottero sia precipitato, altre che sia riuscito ad atterrare nei pressi di Latakia. Intanto circola un video che riprenderebbe l’elicottero caduto, ma non è possibile confermarne l’autenticità.

Aggiornamento ore 14.00: Vladimir Putin ha commentato i fatti di stamattina. Il leader russo, che si trova a Sochi in compagnia di Re Abdullah II di Giordania, ha dichiarato:

«Questo evento va oltre il normale quadro della lotta al terrorismo. I nostri militari stanno conducendo azioni eroiche contro i terroristi. Ma la perdita di oggi è una coltellata alla schiena tirata dai complici dei terroristi. Non posso descriverla in altro modo. Il nostro veivolo è stato abbattuto nel territorio siriano da un missile aria-aria lanciato da un F-16 turco. Il jet russo è caduto 4 chilometri all’interno del territorio siriano.

Né i nostri piloti, né i nostri jet hanno minacciato il territorio turco. Questo è ovvio. Stanno combattendo i terroristi nelle zone settentrionali della Siria, vicino a Latakia, dove stanziano militanti, molti originari della Russia. I nostri militari stanno facendo il loro dovere per fare in modo che queste persone non facciano ritorno in Russia. Si tratta di persone che sono chiaramente dei terroristi internazionali.

Partiamo dal presupposto che abbiamo firmato un accordo di non belligeranza con gli Stati Uniti e, come sappiamo, la Turchia è uno degli alleati che si sono uniti nella coalizione americana. L’Isis ha a disposizione un patrimonio così ingente di miliardi e miliardi di dollari provenienti dalle vendite illegali di petrolio, e i loro uomini sono protetti da forze di altri paesi, quindi è chiaro il perché siano così sfacciati, perché stiano uccidendo e perché stiano portando il loro attacchi terroristici al di fuori della zona, in tutto il mondo, inclusa l’Europa.

Analizzeremo tutti i dati e gli eventi tragici di oggi avranno pesanti conseguenze, anche nei rapporti tra Turchia e Russia. Abbiamo sempre trattato la Turchia da alleato. Non so a chi fa comodo quello che è successo oggi, di certo non noi. E invece che prendere immediatamente contatto con noi, per quanto ne sappiamo, la Turchia ha chiesto subito alla Nato di discutere l’incidente, come se noi avessimo abbattuto il loro aereo, e non loro il nostro.»

Putin ha poi aggiunto:

«Vogliono veramente che la Nato aiuti l’Isis? Capisco che ogni stato abbia la propria politica e i propri interessi regionali e noi li abbiamo sempre rispettati, ma non lasciaremo mai che accadano crimini come quello di oggi. Naturalmente speriamo che la comunità internazionale troverà la forza di stare unita e di combattere insieme contro il terrore».

Aggiornamento ore 12.30: una sessione straordinaria del consiglio di sicurezza della Nato si svolgerà nel pomeriggio, lo scrive su Twitter Deborah Haynes, giornalista del Times.

Aggiornamento ore 12.20: Un portavoce del governo turco, a quanto riporta sempre il Guardian, ha confermato che il Su-24 russo è stato abbattuto da un F-16 turco dopo essere ripetutamente avvisato dello sconfinamento. Questa sarebbe la dichiarazione ufficiale:

«In linea con le regole militari di ingggio, le autorità turche hanno ripetutamente avvisato l’aereo non identificato del fatto che si trovasse a meno di 15 chilometri dal confine turco. L’aereo non ha risposto al messaggio e ha continuato la sua rotta, oltrepassando il confine. L’aviazione turca ha quindi risposto all’invasione del campo aereo abbattendo l’aereo». Il portavoce turco ha aggiunto che l’abbatimento del jet non è da intendersi come atto di attacco verso nessun paese in particolare, ma che è stato soltanto un atto dovuto da parte dell’aviazione turca per salvaguardare i propri confini.

Aggiornamento ore 12.10: secodo il giornalista del Guardian Shaun Walker, inviato a Mosca, il vice presidente del parlamento russo avrebbe rilasciato una dichiarazione molto forte: ha accusato la Turchia di supportare l’Isis e di aver abbattuto l’aereo russo mentre volava nello spazio aereo siriano.

Nikolai Levichev, leader del partito di centro sinistra avrebbe anche suggerito, in risposta all’attacco turco, che la Russia cancelli tutti i voli verso la Turchia e che inizi ad evacuare dalla Turchia tutti i suoi cittadini. Nikolai Levichev ha anche comparato l’attacco turco al jet russo all’attentato che ha fatto esplodere in volo sul Sinai l’aereo russo che riportava a casa turisti russi dal Sinai e che causò la morte di 224 persone.

«Intanto che arrivano i commenti a caldo di singoli politici», scrive il corrispondente del Guardian da Mosca, Shaun Walker, «ma il vero tema è sapere con quanta aggressività si muoverà ora la Russia, cosa che si scoprirà soltanto quando parlerà Vladimir Putin».

Aggiornamento ore 11.55: il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov avrebbe cancellato la visita in Turchia prevista per mercoledì. A scriverlo è una fonte indipendente, cerchiamo conferme dalle autorità russe.

Aggiornamento ore 11.40: il Guardian ha riportato il comunicato diffuso dal portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov che invita alla cautela:

«Non sarebbe corretto fare qualsivoglia valutazione o dichiarazione prima di avere a disposizione tutte le informazioni possibili su quanto accaduto. Per questo invitiamo alla pazienza. È un evento molto grave. Ma, senza informazioni complete, è impossibile affermare nulla, non sarebbe giusto».

Aggiornamento ore 11.30: Secondo quanto riporta l’edizione turca della CNN, uno dei due piloti del Su-24 russo abbattuto sulle montagne sarebbe morto. Lo dimostra un video che sta girando su Twitter e che abbiamo scelto di non mostrarvi. Il video mostra un militare con la divisa che parrebbe quella russa immobile a terra. Intorno a lui miliziani anti Assad che inneggiano ad Allah.

L’altro pilota sarebbe nelle mani dei ribelli anti Assad, ma non ci sono ancora conferme.

Aggiornamento ore 11.15: L’aviazione turca ha diffuso un’immagine che dimostrerebbero l’effettivo sconfinamento mostrando i rilevamenti radar della rotta del Su-24 russo poi abbattuto al confine tra Turchia e Siria. A diffondere l’immagine è stata la CNN turca.

La mappa della zona dove sarebbe avvenuto l’abbattimento, dal sito del Guardian:

Aggiornamento ore 11.08: AFP cita la Cnn turca che conferma la notizia del recupero di uno dei due piloti che si sono paracadutati dall’aereo russo colpito da parte delle forze ribelli anti Assad.

Aggiornamento ore 10.51: La Cnn turca ha pubblicato su Twitter delle immagini di elicotteri russi che starebbero sorvolando la zona dell’abbattimento alla ricerca dei due piloti russi del Su-24 abbattuto.

Aggiornamento 10.37: Le borse di tutta Europa stanno perdendo tutte circa l’1 per cento dopo la notizia dell’abbattimento del jet russo da parte delle forze militari turche.

Aggiornamento ore 10.20: Il ministro della difesa russo ha dichiarato che «Il Su-24 si trovava assolutamente nel territorio siriano. Il Su-24 volava a 6mila metri di quota e dalle prime informazioni che abbiamo sarebbe stato abbattuto da fuoco proveniente da terra». Ankara, invece, continua a dire che il jet russo sarebbe stato abbattuto da F-16 dell’aviazione turca.

Aggiornamento 10.11: Le agenzie di stampa russe, scrive Associated Press, stanno diffondendo un comunicato del ministero della difesa russo che afferma che il Su-24 sarebbe stato abbattuto mentre era in missione sui cieli siriani e, aggiunge, sarebbe stato colpito da colpi di artiglieria anti aerea e non da jet turchi. Non ci sono ancora conferme da altre fonti.

Le fonti ufficiali russe dicono di non aver contatto con i due piloti che si sarebbero paracadutati non appena colpiti, mentre per altre fonti uno dei due piloti sarebbe stato catturato dai ribelli anti Assad che combattono in quelle zone.

Aggiornamento 10.00: Associated Press scrive che, secondo fonti turche, l’aereo sarebbe stato avvisato più volte prima di essere abbattuto.

Aggiornamento 9.45: A quanto scrive Afp, Mosca avrebbe confermato che il jet abbattuto al confine tra Tirchia e Siria sarebbe un Su-24 dell’aviazione russa. Mosca però ha negato il fatto che il Su-24 abbia sconfinato nel territorio turco.

Aggiornamento ore 9.35: A quanto scrive il Guardian, il primo ministro turco Ahmet Davutoğlu avrebbe convocato il ministro degli esteri e avrebbe chiesto d’urgenza una consultazione con Nato, Onu e tutti i paesi coinvolti.

Secondo quanto riporta Associated Press citando i media turchi, un aereo di nazionalità non ancora identificata sarebbe stato abbattuto dall’aviazione di Ankara per aver sconfinato nei cieli turchi. L’aereo sarebbe precipitato sul territorio siriano, molto vicino al confine turco, mentre i due piloti si sarebbero paracadutati non appena colpiti.

Secondo quanto scrive sempre AP, Rami Abdurrahman, dell’Osservatorio per i diritti umani in Siria, organizzazione non governativa che ha base a Londra e che da sempre è il punto di riferimento per i commenti su quanto accade in Siria, ha dichiarato ad Ap che il jet sarebbe precipitato nella zone dei monti Turcomanni, non lontano dalla provincia di Latakia, la zona di origine degli Assad, che è anche il centro delle operazioni russe nella zona negli ultimi giorni.

La tensione è molto alta nei cieli tra la Turchia e la Siria da mesi. Il mese scorso l’aviazione turca aveva abbattuto un drone e gli allarmi di questo tipo non sono nuovi. C’è la probabilitò piuttosto alta che il jet colpito sia di nazionalità russa, ma per ora non ci sono conferme di nessun tipo.

Una televisione turca privata, Habertürk TV, ha diffuso subito il video dell’abbattimento:

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