Arriva Fight Club 2, non parlate di Fight Club 2

Don Delillo ritorna al romanzo, Chuck Palahniuk fa il Fight Club a fumetti: il meglio delle uscite editoriali del mese di ottobre scelte dalla redazione di Finzioni

Don Delillo, ZeroK (Einaudi).
È in arrivo per Einaudi il diciassettesimo romanzo di DeLillo. Esce l’11 ottobre e il titolo rimanda allo zero assoluto, lo 0 kelvin, la temperatura più bassa che si possa ottenere. Il romanzo racconta di un rapporto padre-figlio ed è attesissimo da mesi (è di quasi un anno fa il pezzo su Finzioni dove ne parlavamo). La voce narrante è quella di Jeffrey Lockhart, il figlio; suo padre Ross è un miliardario, principale finanziatore di una clinica segreta dove la morte è controllata e i corpi vengono conservati in attesa che il progresso scientifico raggiunga risultati tali da farli ritornare in vita.

H.G. Wells, La guerra dei mondi (Minimum Fax).
La guerra dei mondi, precursore di tutte le storie di invasione aliena e pubblicato la prima volta nel 1897, è l’opera più famosa di H.G. Wells. Minimum Fax la riporta in libreria a ottobre, con una nuova traduzione ad opera di Vincenzo Latronico, e affiancandogli il libero adattamento radiofonico che venne trasmesso il 30 ottobre 1938 dalla CBS per la regia di un Orson Welles, allora ventiquattrenne. Il volume è aperto da un saggio di Antonio Franchini.

AA.VV, La Rabbia (Einaudi).
È un libro collettivo di fumettisti del calibro di Ratigher, Zerocalcare, Giusy Noce, Sonno, autori interconnessi per ragioni anagrafiche, sociali e artistiche, che hanno contribuito a formare il festival internazionale Crack!
Tutti sono nati tra il 1978 e il 1992 e, si legge nella scheda, “narrano storie metropolitane, visionarie, taglienti, comiche, rabbiose. Non è la rabbia di chi ha perso la partita, ma quella di chi non ha nemmeno potuto giocarla”.

Neil Gaiman, Trigger Warning (Mondadori).
L’espressione “Trigger Warning”, che a volte si incontra navigando in rete e che segnala la presenza di un contenuto che potrebbero turbare i visitatori, potrebbe essere applicata da alcune università su opere artistiche e letterarie che potrebbero inquietare o spaventare gli studenti. Ma le storie, ci suggerisce Neil Gaiman, non avrebbero forse sempre bisogno di questa avvertenza? In questa raccolta di racconti c’è il meglio di Neil Gaiman, e quindi ci sono storie che potrebbero turbarvi.

Han Kang, La vegetariana (Adelphi).
C’è grandissima attesa anche per questa uscita. L’autrice è Han Kang, figlia dello scrittore Han Seung-won.
Si tratta del primo romanzo coreano a essere selezionato nella shortlist del Man Booker International Prize e ad aver vinto questo prestigioso premio. Il libro, uscito nel 2007 e già tradotto in diverse lingue, racconta la storia di una donna che, in seguito a un sogno, decide di diventare vegetariana (scelta che in Corea non è benvista). Il marito, in seguito alla scelta della moglie, sviluppa una forma di sadismo sessuale fino ad allora latente.

Chuck Palahniuk e Cameron Stewart, Fight Club (Bao).
Scritto sotto forma di fumetto da Chuck Palahniuk in persona, Fight Club 2 è il fumetto su cui Bao punta moltissimo, e include il finale alternativo a fumetti del romanzo originale.
Dieci anni dopo il finale di Fight Club, l’anonimo narratore del romanzo si fa chiamare Sebastian è sposato, ha un figlio ed è noiosissimo. La moglie inizia a cambiargli i dosaggi degli psicofarmaci per far emergere la sua altra personalità nascosta. Finisce che Tyler Durden torna al mondo.

Majgull Axelsson, Io non mi chiamo Miriam (Iperborea).
È uscito il 30 settembre ma abbiamo deciso di fare un’eccezione perché ci sembra un libro meraviglioso. Nel giorno del suo ottantacinquesimo compleanno, di fronte al bracciale con il nome inciso che le regala la famiglia, un’elegante signora svedese dice «Io non mi chiamo Miriam». Quello che segue è la verità tenuta nascosta per moltissimi anni, quella di una ragazzina rom di nome Malika che sopravvive ai campi di concentramento fingendosi ebrea, infilando i vestiti di una coetanea morta durante il viaggio da Auschwitz a Ravensbrück. Un libro che parla di identità, di paura e di forza.

Ginevra Bompiani, Mela Zeta (Nottetempo).
Mela zeta è la composizione di tasti che permette di annullare l’ultima azione, di tornare indietro di un passo. Seguendo questo gesto, Ginevra Bompiani ripercorre alcuni incontri che l’hanno formata e composta, segnando con una cifra indelebile la memoria, “Elsa Morante, Gilles Deleuze, Giorgio Manganelli, José Bergamìn, Anna Maria Ortese, Ingeborg Bachmann e altri personaggi, avvicinati e perduti, come si perdono le occasioni, che forse sono più nostre proprio quando ci sembra di averle mancate, perché è in quel vuoto che la vita ha imparato le sue pieghe”.

Stefano Benni, La bottiglia magica (Lizard).
Ecco La bottiglia magica, il nuovo libro illustrato di Benni in uscita per Lizard e accompagnato dalle illustrazioni di Luca Ralli e Tambe. I protagonisti sono due: Pin, figlio di un pescatore di nome Jep, che spera di diventare ricco emigrando nel Diladalmar, e Alina, rinchiusa nel collegio high-tech di Villa Hapatia, il cui sogno è fare la scrittrice. I loro destini si mescolano grazie alla bottiglia magica che Alina ha affidato all’acqua e che Pin trova. Per entrambi inizia un viaggio di terrore e meraviglia.

Rodolfo Walsh, Per non parlar del morto (Sur).
Opera pubblicata postuma nel 1987, e tradotta per la prima volta in italiano, questa raccolta contiene i più celebri racconti scritti da Walsh tra il ’51 e il ’61, e testimonia la capacità dell’autore di unire lo spunto di genere con una scrittura impeccabile. Undici racconti polizieschi scritti a regola d’arte, con la prosa limpida che sempre caratterizza Rodolfo Walsh, e impregnati di un dolce aroma bonaerense, di un umorismo sottile.

Paul Beatty, Lo schiavista (Fazi).
Dopo Il nuovo romanzo di Paul Beatty, Lo schiavista, ha vinto il National Book Critics Circle Award 2015 ed è appena entrato nella short list del Man Booker Prize. Caso culturale e letterario negli Stati Uniti nel 2015, esce per Fazi il 6 ottobre ed è una satira geniale sulla razza e sulla giustizia sociale, “un’esplosione di comicità, provocazione e prosa brillante”.

Curt Pires e David Rubin, The Fiction (Tunué).
Dall’autore di Beowulf e L’Eroe arriva un nuovo graphic novel,The Fiction. Quattro ragazzini scoprono una scatola di libri vecchi che, se letti ad alta voce, possono trasportare i lettori nei mondi fantastici in essi descritti. Improvvisamente uno dei quattro scompare e i restanti decidono di non rivelare a nessuno l’accaduto. Anni dopo, un altro dei protagonisti, ormai adulti, sparisce a sua volta costringendo i due rimasti a riprendere in mano i libri e partire per un nuovo viaggio nei loro mondi alla ricerca degli amici perduti.

Entra nel club, sostieni Linkiesta!

X

Linkiesta senza pubblicità, 25 euro/anno invece di 60 euro.

Iscriviti a Linkiesta Club