Il crollo dei Confidi: la colpa è delle banche

Il meccanismo dei Confidi, che garantisce fondi alle piccole imprese, è entrato in crisi a causa dell'azione delle banche, che si sono accorte che conveniva staccare la spina al sistema

In molti non lo sanno, visto il silenzio generale a riguardo, ma è fallito Eurofidi, il più grande Consorzio Fidi del nostro Paese e il terzo d’Europa. I Confidi sono una risorsa fondamentale per lo sviluppo del credito nei confronti delle piccole imprese che non hanno requisiti per accedere ai finanziamenti bancari. Questi enti, infatti, garantiscono prestiti erogati tramite fondi cosortili (alimentati sia da risorse pubbliche sia dai contributi degli imprenditori associati) disposti presso banche convenzionate.

Se il sistema va in crisi, dunque, sono guai seri. Ma di chi è la colpa della caduta di Eurofidi? Il fatto è che, nel momento in cui le banche si sono accorte che l’accesso diretto (senza passare per i Confidi) al Fondo centrale di garanzia consente alle stesse di accantonare meno «patrimonio di vigilanza», non hanno esitato un attimo ad abbandonare la nave dei Confidi ormai alla deriva.

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