Nel mondo del lavoro oggi parliamo tutti di intraprendenza. Personalmente è una delle frasi che ascolto in modo più ricorrente nei colloqui di lavoro: “Sono una persona proattiva e intraprendente”. Quanti lo siano davvero è un altro paio di maniche.
È vero che l’intraprendenza è una componente fondamentale di un approccio vincente al lavoro nel terzo millennio. È vero anche però che quando si chiede alle persone cosa significhi essere intraprendenti le risposte toccano solitamente solo un aspetto: capire e muoversi in anticipo, agire prima di essere costretti a farlo. Manca un pezzo fondamentale e non è un caso. Esiste infatti una dimensione dell’intraprendenza di cui non si parla mai, perché “fa meno figo”: le persone intraprendenti bussano, propongono, chiedono, cercano di persuadere gli altri a fare qualcosa per loro.
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Un consiglio per i giovani: mettetevi alla prova con la vendita porta a porta o la tentata vendita nei centri commerciali e il fundraising benefico. Fatevi dire di no, accogliete le porte in faccia come la fatica di un esercizio in palestra