Gli italiani sono un popolo di risparmiatori che è diventato avverso al rischio dopo le ultimi crisi. Se le attività finanziarie dei risparmiatori italiani sono ancora alte, due volte e mezzo il Pil, è cambiata la composizione di queste attività. È crollata la quota di titoli obbligazionari (11%), mai così bassa dal 1950 mentre è cresciuta la quota di azioni e altre partecipazioni pari al 23%. Mentre l’avversione al rischio spinge sia il circolante e depositi, sia i prodotti che presentano elementi di diversificazione intrinseca.
6 Aprile 2017