Unicredit smentisce l’interesse per Commerzbank, mentre la Juventus fa boom di utili

Vincenzo Calandra Buonaura, vicepresidente del primo istituto bancario italiano definisce una bufala l'interesse per la banca tedesca. Il risultato netto della società bianconera è stato di 42,6 milioni (+ 38,5 rispetto all'anno scorso). Su Websim le dieci notizie finanziarie della settimana

FILIPPO MONTEFORTE / AFP

1) Sono durate poche giorni le ultime speculazioni sul futuro di Unicredit. Reuters ha riportato giovedì scorso un’indiscrezione secondo cui sarebbe stato presente un forte interesse da parte di Piazza Gae Aulenti per la tedesca Commerzbank. La notizia è stata smentita da Vincenzo Calandra Buonaura, vicepresidente del primo istituto bancario italiano, che l’ha definita una ‘bufala’. Nei giorni precedenti molti analisti l’avevano già giudicata poco plausibile. Unicredit, infatti, punterebbe a completare il piano industriale prima di considerare qualsiasi opportunità di crescita tramite M&A. Reuters ha inoltre riporta come il Governo tedesco sarebbe piuttosto a favore di un merger tra Commerzbank e BNP Paribas.

2) Il petrolio ha chiuso la quarta settimana consecutiva in guadagno, una prestazione che non si registrava dall’ottobre dello scorso anno. Il Brent si è proiettato su nuovi massimi da aprile a 56,60 dollari al barile. Il Wti è poco mosso a 50,55 usd. Per la tipologia Usa si tratta della terza settimana positiva. Due le news che hanno sostenuto la quotazione: Il progressivo rialzo delle stime sulla domanda globale di greggio, dovuta al miglioramento delle condizioni macro; le aspettative che l’Iraq e alcuni altri Paesi produttori che già partecipano al programma di tagli alla produzione possano ridurre l’offerta di un ulteriore 1% per aiutare a riequilibrare il mercato.

3) Cementir abbandona l’Italia e cede tutti i suoi asset nel nostro Paese ai tedeschi di HeidelbergCement . Il gruppo ha sottoscritto un accordo con Italcementi, interamente controllata da HeidelbergCement, per la cessione del 100% del capitale sociale di Cementir Italia, incluse le società interamente controllate Cementir Sacci e Betontir (gruppo Cementir Italia). Il controvalore della transazione è di 315 milioni di euro cash e le attività sono cedute senza debito. Si tratta di cinque cementerie a ciclo completo e due impianti per la macinazione del cemento per una capacità produttiva installata pari a 5,5 milioni di tonnellate, oltre alla rete dei terminal e agli impianti per il calcestruzzo, con un totale di 600 dipendenti.

4) I mercati, si sa, possono essere incredibilmente cinici. All’indomani della scomparsa dell’azionista di maggioranza 94enne, Liliane Bettencourt, il titolo del gruppo L’Oreal ha aperto in guadagno di oltre il 6%. Il capitale della società, tra le principali multinazionali nel mondo dei cosmetici, potrebbe ora, secondo alcuni osservatori, vedere un importante cambiamento. Senza la sua matriarca la famiglia Bettencourt, che controlla il gruppo con il 33% del capitale, potrebbe cedere alle lusinghe del gruppo Nestlé, da quasi 40 socio di minoranza stabile di L’Oreal, oggi con il 23%.

5) Boom di utili per la Juventus nell’esercizio 2016/2017. Il risultato netto di Juventus è stato pari a 42,6 milioni ed evidenzia una variazione positiva di 38,5 milioni rispetto all’utile di 4,1 milioni dell’esercizio precedente. Tale variazione deriva principalmente dai maggiori proventi della gestione calciatori, cresciuti di 104,8 milioni, e dal generale aumento dei ricavi ricorrenti per 70 milioni (qui tutti i dettagli).

6) Sbarco negli Usa per Falck Renewables. La società attiva nelle energie rinnovabili ha annunciato un accordo con Canadian Solar Inc, per l’acquisizione di un progetto fotovoltaico nello stato americano del North Carolina. L’impianto ha una superficie di 450 acri e darà energia, attraverso un accordo a lungo termine con Duke Energy Progress, a quasi 12 mila famiglie (per i dettagli clicca qui).

7) Settimana da incorniciare per Bomi. La società di logistica biomedicale ha comunicato i risultati semestrali, che hanno visto un valore della produzione consolidata di 58 milioni di euro, in crescita di circa il 25% rispetto ai 46,7 milioni di euro realizzati nello stesso periodo del 2016. Circa metà della crescita è dovuta all’espansione per linee interne (qui tutti i dettagli sulla semestrale). Sensibile anche l’aumento dei margini, mentre ha dato importanti soddisfazioni il piano di razionalizzazione della struttura di gruppo, con il riacquisto delle minorities di alcune controllate estere (per la nostra analisi fondamentale clicca qui). Dopo i conti la società ha registrato una delle migliori settimane di sempre con rialzi anche a due cifre (qui tutti i dettagli nella nostra analisi tecnica).

8) L’espansione di Centrale del Latte d’Italia va a gonfie vele. La società ha aggiornato l’andamento dei ricavi al 31 agosto, con un miglioramento del 90% del fatturato rispetto ad un anno fa, grazie anche all’acquisizione di Centrale del Latte Toscana. La notizia ha fatto fare un balzo a due cifre al titolo, che ha sfondato quota 3,3 euro (clicca qui per la nostra analisi tecnica). È inoltre quasi pronto all’inaugurazione un importante investimento per la controllata Centrale del Latte di Vicenza. Il mese prossimo inizierà l’attività del nuovo stabilimento logistico completamente automatizzato, dotato delle più recenti tecnologie dell’industria 4.0 (per i dettagli clicca qui).

9) Semestre in ripresa per La Doria. Il gruppo leader nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta ha visto al 30 giugno crescita del fatturato grazie al significativo incremento dei volumi venduti. Il lieve calo della marginalità, in linea con le previsioni, è in gran parte dovuto alla deflazione dei prezzi di vendita, all’inasprimento dello scenario competitivo conseguente, e alla Brexit, dato che il Regno Unito è uno dei mercati esteri di riferimento per La Doria. Da inizio anno il titolo della società alimentare guadagna il 44%, facendo meglio del mercato, mentre il 2016 era terminato in perdita del 30% circa (qui la nostra analisi tecnica).

10) I dati semestrali hanno riservata una sorpresa molto positiva per Tiscali. Il cda del gruppo ha approvato i conti semestrali che vedono un risultato netto positivo per 24,5 milioni: si tratta del primo semestre, dalla fondazione aziendale, in cui il risultato netto è positivo. “Si conferma così la tendenza che porterà anche al primo utile netto nel bilancio annuale 2017”, spiega una nota della società (per i dettagli clicca qui).

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