Con il 2018 entrerà in vigore la direttiva MiFID II. Il nome può sembrare astruso ma è di estrema importanza. Lo scopo di questa direttiva europea è quello di garantire maggiore trasparenza per i risparmiatori che si rivolgono a un professionista per la gestione dei propri risparmi. Se molti degli standard previsti dalla norma sono infatti la normalità nella maggior parte dei Paesi europei, lo stesso purtroppo non si può dire dell’Italia, dove le pratiche dell’industria del risparmio sono ancora viziate da meccanismi opachi e penalizzanti per i clienti e spesso marchiate da conflitti d’interesse.
Tra le principali novità c’è il fatto che i costi dovranno essere espressi sia in termini assoluti che in termini percentuali e questo aiuterà enormemente i risparmiatori a capire quanto effettivamente stanno pagando per il servizio. La normativa spera si scatenare una concorrenza virtuosa sui prezzi e di smascherare le dinamiche di conflitto di interesse.
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Cosa può cambiare la direttiva? Oltre a risolvere i grandi conflitti d’interesse del settore, può abbassare il conto salatissimo che le famiglie devono pagare per mantenere questa rete di vendita