Moda, ecco come il made in Italy è finito in mano agli stranieri

La crisi non ha schiacciato il settore della moda, anzi rappresenta il 4 per cento del PIL nazionale. Tuttavia sembra ormai inarrestabile la tendenza a svendere le nostre imprese. E i francesi comprano

Il Bel Paese, quando si tratta di moda, è sempre in prima fila. E lo conferma anche l’ultima analisi di Mediobanca: è un settore che fattura oltre 66 miliardi di euro all’anno, con un aumento del 4,6 per cento. Nonostante i dati estremamente positivi, negli ultimi 10 anni abbiamo assistito a una vendita sregolata e selvaggia delle aziende. Più del 40 per cento delle aziende nostrane, infatti, sono state cedute a grandi azionisti stranieri, soprattutto francesi. Sembra comune la scelta di molti ex pionieri del made in Italy di ritirarsi dalla scena internazionale a favore di una vita da rentier (persone che vivono di rendita).

Il popolo dei grandi innovatori e visionari si è trasformato nel popolo dei pavidi affaristi: non ci interessa più creare e soprattutto nessuno vuole rischiare. Meglio fiutare un buon affare e abbandonare la nave, per paura di affondare.

Uno, due, tre… e l’Italia viene (s)venduta ancora una volta.

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