Alan Pauls, Englander e quel cattivo profeta di Bianciardi: i libri migliori in uscita a marzo

Anche a marzo, davanti alla quantità abnorme di novità pubblicate, i lettori rischiano di perdersi, ma come ogni mese ci pensa la redazione di Finzioni a darci qualche dritta per non perderci

Coming Soon è una rubrica mensile. Raccoglie una selezione delle uscite in libreria del mese che sta per iniziare.

Luciano Bianciardi, Il cattivo profeta, il Saggiatore. A cura di Luciana Bianciardi, prefazione di Matteo Marchesini.
Luciano Bianciardi al cubo. Arrivano in libreria le 1500 pagine che ci restituiscono l’opera dell’intellettuale del secolo passato nella sua interezza, anche grazie alla curatela della figlia Luciana Bianciardi. Da Il lavoro culturale all’Integrazione, da La vita agra ad Aprire il fuoco, Il cattivo profeta contiene anche saggi e inchieste e altri testi normalmente di scarsa reperibilità così da farci con conoscere il cattivo profeta in tutte le sue sfumature, soprattutto quelle più sconosciute.

Simon Winchester, Il professore e il pazzo, Adelphi. Traduzione di Cristina Leardini.
Quella de Il professore e il pazzo è una storia da manuale, mettetevi comodi. Il dottor James Murray, responsabile, mente e anima della compilazione dell’Oxford English Dictionary, un tempo redatto su base volontaria con i lemmi che arrivavano via posta, a un certo punto si rende conto che tante delle definizioni arrivate giungono dallo stesso posto: un manicomio. A Broadmoor, infatti, è ospitato W.C.Minor, un medico militare a cui è stata diagnosticata una sindrome paranoide, che ha chiesto e ottenuto di avere con sé in cella la sua collezione di libri antichi. Il professor James Murray e il pazzo compilatore dell’Oxford Dictionary si sono incontrati, Simon Winchester ce lo racconta.

Malcolm Lowry, Sotto il vulcano, Feltrinelli. Traduzione di Marco Rossari
Sud America 1/ Torna sugli scaffali, con nuova scintillante traduzione, questo romanzo accecante e alcolico uscito nel 1947, dove si narrano le ultime ore di vita di un ex console britannico, Geoffry Firmin, di stanza in Messico. Nel Día de los Muertos del 1938 Malcolm Lowry mette in scena ‘una Divina Commedia ubriaca’, una ‘sinfonia d’opera o film d’avventura, una profezia, un monito politico, un criptogramma, una musica hot, una canzone, una tragedia, una commedia, una farsa e così via…’.

Alan Pauls, Trilogia della perdita, SUR. Traduzione di Maria Nicola.
Sud America 2/ Storia del pianto, Storia dei capelli e Storia del denaro compongono la così detta Trilogia della perdita di Alan Pauls, dedicata agli anni Settanta in Argentina, gli anni della dittatura. Lo scrittore, nato nel 1959, e dunque ancora bambino quando Videla instaurò il regime militare, racconta il particolare periodo in tre libri in bilico tra narrazione e saggio in cui tutto si mescola e non ci sono confini chiari. Mettendo insieme storie personali e politica, emerge tutta la follia di quegli anni in Argentina, che Giorgio Vasta ha definito «una febbre della Storia che la lingua di Pauls fa esistere in tutta la sua cupa esuberanza».

Nathan Englander, Una cena al centro della terra, Einaudi. Traduzione di Silvia Pareschi.
Torna Nathan Englander e lo fa con 238 pagine che sono una tiratissima vertigine, come quella della copertina, chiara citazione della Vertigo hitchcockiana. Nel libro si intrecciano una molteplicità di personaggi e luoghi; un prigioniero dalla misteriosa identità e il suo carceriere, un ex capo di stato, quasi una divinità, ora in coma accudito dall’assistente, un uomo d’affari, un palestinese dedito alla causa e una bellissima donna italiana, il tutto sospeso tra Gaza e New York, passando per Berlino, Parigi e Capri. Un libro che è tanti libri in uno e per questo già un classico.

Michele Orti Manara, Il vizio di smettere, Racconti edizioni
Quelle fisionomie disegnate da Francesca Protopapa sulla copertina sono forse la migliore presentazione possibile per questo libro di racconti, il secondo per Michele Orti Manara, che prova in tutti i modi a disilluderci. Questo ‘secondo esordio’, come è stato definito, racconta di un signore delle pulizie che attende il rientro dei padroni di casa atterrito perché deve confessare l’inconfessabile , un ragazzino che aspetta un amico, una donna a cui un assicuratore non dà tregua, un gatto che fa un bilancio del suo rapporto col padrone. La vita che non smette.

Gianfranco Di Fiore, Quando sarai nel vento, 66A2ND
Un altro ‘secondo esordio’ questo di Gianfranco Fiore, che dal Gran Sasso arriva fino a Buenos Aires. C’è Abele, un geologo che lavoro in una stazione meteo, più interessato all’Aquila post terremoto che al tempo, c’è Marlena che studia cinema e ha un compagno violento e c’è uno strano abito che in una tasca nasconde una cartolina di vent’anni prima spedita dall’Argentina. Marlena e Abele si mettono sulla strada alla ricerca del padre di quest’ultimo, seguendo una traccia che li porterà a incontrare personaggi e situazioni che non credevano possibili, mentre il vento in tutto il mondo, misteriosamente, ha smesso di soffiare.

Ed Sanders, La famiglia – Charles Manson e gli assassini di Sharon Tate, Feltrinelli. Traduzione di Raffaele Petrillo e Silvia Rota Sperti.
Perché e come Charles Manson è diventato Charles Manson? La risposta prova a darla Ed Sanders ne La famiglia. Sanders ha trascorso anni non solo ad analizzare documenti e atti giudiziari ma a fare ricerche sul campo provando a comprendere il processo che negli anni della liberazione culturale e sessuale ha prodotto una scheggia nera impazzita, responsabile dell’assassinio di Sharon Tate, incinta del regista Polanski, e altre quattro persone nell’estate del 1969. Da questo capolavoro true crime Tarantino è partito per scrivere il suo prossimo film.

Roxane Gay, Fame. Storia del mio corpo, Einaudi. Traduzione di Alessandra Montrucchio.
‘Ho taciuto la mia storia in un mondo che presume di conoscere il perché del mio corpo, o di qualsiasi corpo grasso. Ora ho scelto di non tacere più’. Così scrive Roxane Gay, 261 chili di peso raggiunti all’età di 20 anni. Adesso, che di anni ne ha 43, è docente accademica, attivista, editorialista del NYT e autrice di uno dei libri più discussi negli ultimi mesi, Fame. In questo memoir la Gay racconta non solo il rapporto con il suo corpo, e di conseguenza il rapporto con gli altri, ma anche cosa ha fatto sì che questa ragazza a un certo punto della sua vita abbia deciso di trasformare la sua forma in una fortezza, in un involucro in cui rifugiarsi ed essere al sicuro.

Marco Amerighi, Le nostre ore contate, Mondadori.
C’era bisogno di un altro romanzo di formazione? Se il libro è Le nostre ore contate la risposta è sì. Marco Amerighi, pisano classe 1982, racconta la storia di Sauro Terra che nel 1985 ha quattordici anni, vive in un borgo della Toscana, parla con un poster di David Bowie e, come ogni adolescente che si rispetti, vuole essere tutto quello che suo padre non è. Vent’anni dopo Sauro abita in città e si è lasciato tutto e tutti alle spalle; una sera il telefono squilla e dall’altro capo una voce gli dice che suo padre, Rino Terra, quel padre che tanti anni fa lo aveva cacciato di casa senza apparente motivo, è sparito nel nulla. Per Sauro è arrivato il momento di comprendere cosa fosse accaduto tanti anni prima.

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