Case più efficienti e bollette meno care: la rivoluzione dell’IoT sta arrivando anche in Italia

L'internet delle cose promette di rendere le case più intelligenti riducendo gli sprechi. Così, si risparmierà sulle bollette. Va in questa direzione l'iniziativa di Eni che, per i contratti di fornitura di energia elettrica, ha iniziato a riconoscere “in automatico” la prescrizione dei pagamenti

Una casa più efficiente, meno sprechi e bollette più leggere. È questa la promessa dell’Internet of Things (IoT), l’internet delle cose, l’innovazione tecnologica che nei prossimi anni trasformerà le nostre abitazioni. L’obiettivo dell’IoT è di mettere in comunicazione gli elettrodomestici e i diversi dispositivi che ognuno di noi ha in casa di modo da raccogliere informazioni ed effettuare azioni da remoto. Detto in parole semplici, in futuro sarà sempre più normale avere case in cui si potrà controllare i consumi di una caldaia all’istante, regolare le temperature di un condizionatore nelle diverse stanze, o accendere e spegnere le valvole dei termosifoni da remoto.

I dispositivi saranno collegati non solo con i proprietari, ma anche – all’occorrenza – con i produttori o chi si occupa della loro manutenzione. In questo modo, in caso di guasti o malfunzionamenti, sarà possibile accorgersene in tempo reale e intervenire, quando possibile, anche da remoto. Un’innovazione dirompente che, anche in Italia, inizia a dare i primi frutti. Eni in collaborazione la britannica Hive, per esempio, ha di recente lanciato sul mercato soluzioni per una casa intelligente. E in questa direzione va pure l’iniziativa di Eni gas e luce che, per i contratti di fornitura di energia elettrica, dal 1° marzo 2018 ha iniziato a riconoscere “in automatico” la prescrizione dei pagamenti nei casi in cui la mancata fatturazione sia attribuibile all’azienda. La scelta è diretta conseguenza della recente legge di bilancio 2018, che ha ridotto – da 5 a 2 anni – il tempo dopo cui le bollette vengono prescritte. Una decisione che semplifica la vita ai clienti, i quali non avranno più l’obbligo di inviare la richiesta di riconoscimento del periodo prescritto e riceveranno in automatico una bolletta con il credito già sottratto dall’importo complessivo da pagare.

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