Chi non ha ancora sentito parlare di Alexandria Ocasio-Cortez, la donna più giovane mai eletta al Congresso Usa, alzi la mano. La storia di AOC è un perfetto plot per una serie televisiva di successo. Nata nel 1989, Alexandria è stata un’educatrice e attivista e, dopo aver vinto le primarie democratiche nel quattordicesimo distretto di New York contro il favorito Joseph Crowley, è arrivata anche alla Camera dei Rappresentanti come newcomer.
Lo scorso tre gennaio, quando è ripresa ufficialmente l’attività dopo le elezioni di mid-term, l’età media dei 100 neo-eletti è di 49 anni, 63 democratici, 37 repubblicani, 40 sono donne. Al Senato tutti i nuovi eletti sono bianchi, mentre nella Camera dei Rappresentanti 24 dei nuovi membri appartengono a minoranze etniche: nativi americani, cittadini di origine ispanica e afro-americani.
Abbiamo già avuto modo di descrivere alcune delle storie dei nuovi componenti. Sharice Davids e Debra Haaland, ad esempio, sono le prime due donne native americane elette al Congresso. Sylvia Garcia e Veronica Escobar rappresentano la comunità ispanica del Texas. Ilhan Omar e Rashida Tlaib, sono invece le prime due donne americane musulmane elette al Congresso. Kyrsten Sinema è la prima donna apertamente bisessuale eletta al Senato. Ayanna Pressley e Jahana Hayes sono le prime donne di colore elette al Congresso rispettivamente per il Massachusetts e per il Connecticut.
«La prossima volta che qualcuno dirà alle ragazze del Bronx di togliersi i cerchi, loro potranno rispondere che si stanno vestendo come una donna del Congresso»
E poi, come dicevamo, c’è Alexandria Ocasio-Cortez: «Sono nata in un posto dove il tuo codice postale determina il tuo destino», affermava nel video, diventato virale, della sua campagna elettorale. AOC non ha mai rinnegato le sue origini, anzi ne ha fatto un motivo di orgoglio e di identità, come dimostrano orecchini a cerchio, rossetto rosso e completo bianco per il suo debutto.
Dietro a quelli che potrebbero sembrare dettagli insignificanti, c’è una scelta ben precisa. Si è infatti ispirata a Sonia Sotomayor, prima persona di origine ispanica e terza donna a diventare giudice della Corte Suprema, alla quale fu detto di mettere uno smalto neutro per le unghie. Lei ne scelse uno rosso. «La prossima volta che qualcuno dirà alle ragazze del Bronx di togliersi i cerchi, loro potranno rispondere che si stanno vestendo come una donna del Congresso», ha twittato la Ocasio-Cortez.
Anche dietro alla scelta del completo bianco c’è una motivazione ben precisa e a spiegarla ci ha pensato Amanda Litman, cofondatrice di Run for Something, un movimento nato contestualmente all’insediamento dell’attuale presidente americano, per favorire la partecipazione politica da parte di potenziali candidati millennial progressisti, favorevoli, tra le altre cose, all’assistenza sanitaria universale e ai diritti LGBT. Litman ha ricordato che Shirley Chisholm, prima donna di colore eletta nel 1968 al Congresso, indossò il bianco quando prestò giuramento. Anche Geraldine Ferraro, prima donna candidata alla vicepresidenza nel 1984, decise di vestirsi di bianco, stessa cosa fece Hillary Clinton, quando accettò la nomination democratica per la scorsa corsa alla Casa Bianca. Ora è toccato ad Alexandria Ocasio-Cortez, che dal suo account Twitter ha ribadito: «Ho indossato il total white oggi per onorare le donne che hanno spianato la strada davanti a me, e per tutte le donne che verranno».
Eppure, proprio in rete avevano cercato di screditarla, diffondendo un video di pochi secondi, estratto da uno più lungo, risalente agli anni dell’università. Nel filmato la Ocasio-Cortez ballava con alcuni compagni della Boston University ispirandosi a una scena del film Breakfast Club. A Olivia Beavers di The Hill ha replicato che non sorprende che per i repubblicani divertirsi possa essere un modo per screditare qualcuno, eppure si può essere giovani, avere gioia di vivere e avere anche ambizioni politiche.
La risposta più efficace è stata però affidata a un altro video, pubblicato su Twitter, in cui la stessa neo-eletta ha accennato un ballo fuori dal suo nuovo ufficio. «Ho sentito che il partito repubblicano crede che le donne che ballano siano scandalose. Aspettate di scoprire che anche le donne del Congresso ballano», è la frase che accompagna il breve filmato. Non sappiamo dove arriverà Alexandria Ocasio-Cortez, ma sicuramente è la nuova stella del progressismo a stelle e strisce.