I Pir, Piani individuali di risparmio, sono una tipologia di strumento (di solito un fondo comune) che garantisce all’investitore un importante vantaggio fiscale, a patto che il capitale venga sottoposto ad alcuni vincoli, tra cui la durata dell’investimento (che va mantenuto per cinque anni) e la strategia. Ovvero, la maggior parte del capitale deve essere allocato su titoli emessi da aziende italiane.
Nelle intenzioni, quindi, i Pir servono a veicolare il risparmio degli italiani verso l’economia italiana e a incoraggiare l’investimento di lungo termine. Ma dietro questo strumento, si nascondo caratteristiche strutturali che non li rendono adatti a un’ampia diffusione tra le famiglie. Il primo punto critico è la scarsa diversificazione geografica, con conseguente concentrazione del rischio sul sistema Italia.