GDOSostenibilità anche al supermercato: ecco che cosa può fare la grande distribuzione per il pianeta

Ottimizzazione della logistica, calcolo delle emissioni, riduzione degli sprechi: sono molte le azioni sostenibili che la filiera della grande distribuzione può intraprendere per fare bene al pianeta. L'esempio di GS1 Italy, tra tool digitali e workshop tematici

Photo by Fikri Rasyid on Unsplash

Quando Greta Thunberg cominciò il suo sciopero per chiedere più attenzione al cambiamento climatico davanti al parlamento svedese venerdì 20 agosto dell’anno scorso, e così per ogni venerdì a seguire, non poteva immaginare che Fridays For Future sarebbe diventato un appuntamento settimanale con un numero crescente di partecipanti in molti paesi.

Oggi, 15 marzo 2019, è la Giornata mondiale del clima e Fridays For Future chiama a manifestare in tutto il mondo milioni di persone, giovani studenti come Greta, ma anche cittadini di ogni età, preoccupati per l’ambiente il cui futuro ha tinte sempre più fosche.

I gas serra che generano riscaldamento globale e mutamenti climatici, la gran massa di rifiuti plastici e microplastici che stanno intasando gli oceani, la desertificazione di territori immensi, solo per dirne alcuni, sono fenomeni che hanno impatti devastanti sulla vita delle persone, sulle economie, sulla società. Secondo gli scienziati i livelli di CO2 nell’atmosfera hanno raggiunto le 405 particelle per milione nel 2017 e non ci sono segnali di inversione di questo trend, nonostante gli accordi di Parigi di COP 21 e di COP 24 in Polonia.

L’unica strada è intervenire, a tutti i livelli, come ha detto Greta incalzando i potenti del mondo al World Economic Forum.

E per agire è importante metter in campo strumenti concreti per invertire la rotta.

Le imprese del largo consumo lo possono fare trovando un punto di riferimento importante per le loro politiche per la sostenibilità nei progetti e negli strumenti che GS1 Italy ha attivato nel corso degli anni . «Per fare in modo che la sostenibilità diventi una pratica quotidiana – ha affermato Alberto Frausin, presidente di GS1 Italy – servono riferimenti chiari comuni, KPI condivisi e strumenti pratici di supporto per la misurazione; serve un linguaggio comune, quello degli standard GS1, che consente di condividere le informazioni legate alla sostenibilità dei prodotti e dei servizi da parte delle aziende lungo tutta la filiera».

Attraverso i progetti ECR, GS1 Italy supporta infatti le aziende con il duplice obiettivo di abbinare la riduzione dell’impatto ambientale e di ottenere efficienze di costo, iniziative che sono accomunate dall’idea di creare le condizioni per un cambiamento reale nel business quotidiano.

Sostenibilità e logistica sono dunque un binomio inscindibile per il sistema del largo consumo.

Continua a leggere su Tendenzeonline.info