Carola Rackete ha forzato il blocco, e i migranti sono, finalmente, al sicuro dopo 17 giorni di esilio forzato in mare. All’una e trenta di stanotte la capitana della Sea Watch ha deciso di entrare nel porto di Lampedusa, invocando lo stato di necessità, contro l’ingiunzione delle autorità italiane.
La manovra è stata ostacolata da una motovedetta della Guardia di Finanza, che ha rischiato di essere schiacciata contro la banchina del porto.
La Rackete, subito dopo l’arrivo a Lampedusa, è stata arrestata ed è attualmente iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, resistenza alle navi da guerra e tentato naufragio (pena fra 5 e 12 anni di carcere).
Attualmente la Rackete si trova nella stanza del comandante della Guardia di Finanza, e sta per essere trasferita in carcere, l’interrogatorio è fissato per la mattinata di oggi.
Poco prima dell’alba sono stati sbarcati i migranti. «quando il capitano ha visto che la situazione non si sbloccava, con le perquisizioni che hanno allarmato i migranti, e le loro condizioni peggioravano ha deciso di andare. E noi non avevamo più argomenti per convincerla» ha raccontato Graziano Delrio, parlamentare del Pd ed ex ministro ai Trasporti, che ha seguito la vicenda a bordo della Sea Watch.
29 Giugno 2019