Futuro del lavoroSaranno i robot a fare i nostri lavori? Per saperlo, basta guardare al passato

Sempre più si diffonde il timore che le macchine rimpiazzino gli uomini in gran parte delle loro mansioni, lasciandoli senza lavoro. Ma basta ripercorrere la storia per capire che, lì dove è arrivata la tecnologia, per l’uomo non è stato un male. L’esempio degli sportelli bancomat

GABRIEL BOUYS / AFP

Con gli attuali ritmi di crescita della tecnologia, l’avvento dell’intelligenza artificiale e la crescente automazione di molte mansioni, sempre più persone (manager compresi) temono che le macchine possano “rubare” i nostri lavori, lasciandoci in un futuro non troppo lontano irrimediabilmente disoccupati. Ma se è vero che nelle mansioni più ripetitive i robot stanno performando un numero sempre crescente di funzioni, è anche vero che questo non comporta necessariamente un aumento nei livelli di disoccupazione. Basta guardarsi indietro per vedere cosa ci ha insegnato la storia: un esempio classico è quello degli sportelli bancomat, introdotti negli anni ’70.

Vuoi sapere perché i robot non ci lasceranno disoccupati?

Scoprilo su Risparmiamocelo.it

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter