Con gli attuali ritmi di crescita della tecnologia, l’avvento dell’intelligenza artificiale e la crescente automazione di molte mansioni, sempre più persone (manager compresi) temono che le macchine possano “rubare” i nostri lavori, lasciandoci in un futuro non troppo lontano irrimediabilmente disoccupati. Ma se è vero che nelle mansioni più ripetitive i robot stanno performando un numero sempre crescente di funzioni, è anche vero che questo non comporta necessariamente un aumento nei livelli di disoccupazione. Basta guardarsi indietro per vedere cosa ci ha insegnato la storia: un esempio classico è quello degli sportelli bancomat, introdotti negli anni ’70.
Vuoi sapere perché i robot non ci lasceranno disoccupati?
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