Medici autorevoli sostengono che l’omeopatia non ha alcuna efficacia. Affidabili siti internet scrivono nero su bianco che nei preparati omeopatici non c’è nulla se non acqua o zucchero. Eppure ci sono altri medici che prescrivono e farmacisti che vendono cure omeopatiche, e molte persone che conosciamo, di cui non possiamo mettere in dubbio né l’intelligenza né la buona fede, affermano di avere tratto grandissimi benefici dall’omeopatia. In questo libro, Roberto Burioni passa in rassegna bugie, leggende e verità di un metodo di cura seguito da oltre 9 milioni di italiani. Questa appassionante carrellata di storie, personaggi, fatti incontrovertibili e opinioni a confronto – alla ricerca della verità, senza diluizioni – si conclude con una domanda: gli omeopati hanno qualcosa da insegnare ai medici “tradizionali”? la risposta ci sorprenderà.
Pubblichiamo un estratto di Omeopatia: Bugie, leggende e verità di Roberto Burioni, edizioni Rizzoli.
Siete a bordo di un aeroplano e state viaggiando in quota insieme ad altri passeggeri. A un certo punto, improvviso e inaspettato, il guaio: il velivolo ha una gravissima avaria, non c’è nulla da fare e il suo destino sarà quello di precipitare schiantandosi al suolo. La situazione è difficile ma fortunatamente non è senza
speranza: a bordo dell’aereo ci sono dei paracadute, che potrete indossare e che vi potranno salvare la vita. Seguendo le direttive dell’equipaggio vi trovate davanti due armadi. Uno, a sinistra, contiene dei paracadute correntemente in uso, mentre sull’armadio a destra c’è scritto «Paracadute alternativi».
I paracadute «ufficiali» sono stati progettati da ingegneri che conoscono bene l’aerodinamica, costruiti a regola d’arte con i materiali più moderni, collaudati e controllati prima di essere messi in commercio. Invece, quando date un’occhiata dentro il secondo armadio, rimanete esterrefatti. Mentre i paracadute ufficiali erano tutti uguali, partendo dal presupposto che devono funzionare e quello che funziona deve seguire regole e principi ben precisi, quelli «alternativi» sono l’uno diverso dall’altro, perché secondo i costruttori dei paracadute alternativi ogni uomo è differente e deve essere protetto dalla caduta in una
maniera personalizzata. Alcuni sono progettati partendo da disegni di duecento anni or sono, i tessuti non sono quelli attuali – leggerissimi e resistenti – ma roba piuttosto grezza e approssimativa, quella che si poteva ottenere con i rudimentali telai per tessitura che erano in uso secoli fa. Non solo: tra i paracadute alternativi ci sono anche cappelli con la tesa molto larga, ombrellini come quello di Mary Poppins, uno scatolone con l’etichetta «Tappeti volanti», i palloncini del film della Pixar Up e alcune biciclette di E.T.
Orbene, se voi vi trovaste su questo immaginario aereo che sta precipitando, quale paracadute scegliereste per salvarvi la vita? Quello moderno, ben progettato, collaudato, controllato o uno dei bizzarri aggeggi dal funzionamento improbabile che trovate nel secondo armadio? La risposta, naturalmente, è scontata. Meno
scontato è il fatto che, quando parliamo di «medicine alternative», ci troviamo esattamente nella stessa
situazione. Quelli contenuti nel secondo armadio non sono paracadute alternativi: sono aggeggi che non possono funzionare da paracadute e che potrebbero essere mortali per il malcapitato che a essi si affida per contrastare la forza di gravità. Allo stesso modo, la medicina è solo una: quella che tenta di comprendere le
cause delle malattie e dopo averle capite mette a punto cure che, in rigorose sperimentazioni cliniche, vengono oggettivamente dimostrate efficaci. Così come una medaglietta raffigurante san Cristoforo incollata sul volante non è un «airbag alternativo», così come un estintore pieno di cherosene non è un «estintore alternativo», la medicina alternativa non è nulla e, fino a prova contraria, non ha alcuna utilità nel mantenere o nel recuperare la salute. Per essere precisi, non esiste una «medicina alternativa»: esistono invece pericolose quanto inefficaci alternative alla medicina tradizionale.