Ai lettoriBenvenuta, Gastronomika!

Ecco il magazine quotidiano che racconta il mondo del cibo, secondo Linkiesta

Gastronomika

Se avessimo mai dovuto immaginare il periodo peggiore per lanciare un nuovo quotidiano dedicato al cibo, nemmeno nei nostri incubi più cupi avremmo potuto sognarci di farlo uscire in mezzo alla più grave epidemia della storia recente, con tutti i locali e i ristoranti chiusi da settimane, gli agricoltori in affanno e le aziende agroalimentari sovraccariche di lavoro e preoccupazioni.
Ma quando abbiamo iniziato a immaginare Gastronomika, il coronavirus era solo un nome su qualche pagina di dossier.
Avremmo potuto aspettare, certo. Ma avremmo lasciato un intero comparto, una delle filiere più importanti e significative del nostro Paese senza voce, senza dibattito, senza descrizione. Dopo che i rappresentanti di questo mondo erano già stati lasciati senza lavoro e senza prospettive. Abbiamo deciso, insieme al Direttore più lungimirante e coraggioso che io conosca e con il supporto di un editore altrettanto visionario, di gettare il cuore oltre l’ostacolo e di partire proprio quando il lavoro sarebbe stato più complesso, ma più utile. Gastronomika, a novembre, quando è stato concepita, doveva essere tutt’altro, e presto (speriamo prestissimo!) lo diventerà. Oggi l’abbiamo ripensata per essere la voce di tutto un comparto fondamentale per il nostro Paese, che ha assoluto bisogno di sostegno, di racconto, di testimonianza.
Perchè Gastronomika è nata al tavolino di un bar, si è perfezionata davanti ai banchi di un mercato coperto, ha avuto il via libera davanti a una parmigiana di melanzane. E ha visto confermare la sua revisione finale per merito di una pizza.
Perchè raccontare la storia del cibo, la storia contingente di come sta cambiando oggi, anche con l’arrivo di questo virus, ci permette di comprendere meglio e di narrare la grande storia che stiamo vivendo. E di ricostruire attraverso chef, agricoltori, ricette la nuova grande cucina italiana che verrà. Racconteremo anche quella, presto.

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