Nei giorni del lockdown mondiale, Coca-Cola ha scelto una spettrale Times Square, in tempi normali uno dei luoghi più affollati della Terra, per lanciare il suo messaggio a favore del distanziamento sociale pubblicando una versione inedita del suo logo con le lettere molto distanziate tra loro per veicolare il messaggio “Stare separati è il modo migliore per rimanere in contatto”. L’iniziativa è stata replicata anche da McDonald’s in Brasile suscitando però critiche da parte degli utenti che l’hanno letta come inappropriata.
Una ricerca Ace Metrix, società californiana che monitora l’impatto della pubblicità video, ha spiegato che in questo periodo la chiave del successo delle campagne di advertising consiste nel dimostrare un impegno tangibile dei brand in iniziative solidali: il 75% degli intervistati si aspetta che le multinazionali si impegnino con azioni concrete a favore di chi si trova in difficoltà. (Nota a margine: attraverso la sua Fondazione, Coca-Cola si è impegnata a donare un totale di 13,5 milioni di dollari in sovvenzioni a cinque organizzazioni senza scopo di lucro coinvolte nella risposta umanitaria alla pandemia. La differenza tra le due campagne promozionali è tutta qui: più delle parole, i consumatori apprezzano i fatti).
Chi veicola per mestiere messaggi pubblicitari si è reso conto in fretta di quanto le persone siano profondamente cambiate nell’ultimo periodo e quanto la suscettibilità su certi temi sia particolarmente alta: nelle ultime settimane i claim di maggiore empatia si sono rivelati più incisivi. Il bisogno delle persone di creare connessioni si evince anche dai consumi di contenuti digitali, video e notizie registrati nelle ultime settimane. Abbiamo più tempo a disposizione e ne trascorriamo una buona parte online: per lavorare e aggiornare le nostre competenze, fare acquisti, ascoltare un concerto o condividere un videoaperitivo.
Secondo le stime di McKinsey, che ha sondato le aspettative post Covid in 42 paesi tra cui l’Italia, la maggior parte dei consumatori intervistati che ha adottato nuovi comportamenti intende continuare a farlo in futuro. In Italia, in particolare, i sondaggi rilevano nei prossimi mesi una bassa propensione a viaggiare e a uscire di casa per svolgere attività che non siano strettamente necessarie; di pari passo cresce il desiderio di prendersi cura di se stessi e della casa. È in questi piccoli momenti di trascurabile felicità domestica che alcune aziende di design stanno cercando di ritagliarsi nuovi spazi. Veicolare esperienze e messaggi positivi sta diventando il nuovo mantra e per farlo il tono di voce è diventato più colloquiale e utilizza parole chiave come cura, gentilezza, calma, sicurezza e relazioni umane.
Il sottotesto veicolato potrebbe essere riassunto così: caro consumatore, non sei solo. Per non perdere il contatto con i propri clienti e ovviare alla temporanea chiusura di showroom e rivenditori, molte aziende stanno sperimentando virtual tour che consentono di “passeggiare” tra gli arredi come faremmo in una fiera o in un negozio fisico. Con il claim “vicini anche se lontani” Society Limonta ha puntato su un’esperienza di acquisto immersiva in cui è possibile vedere le nuove collezioni di tessili per la casa ed essere seguiti da uno store manager nel corso di una video chiamata. In perfetta continuità di intenti, la collezione tavola primavera/estate esplora il tema delle relazioni puntando sulla natura tattile dei prodotti, realizzati con filati in lino o cotone di colore diverso per un effetto fil-a-fil. Una parte del ricavato delle vendite è devoluto alla Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus, organizzazione che opera in sinergia con alcuni dei più importanti ospedali italiani.
Il secondo messaggio suggerito dai brand ha a che fare con il grande tema della gentilezza nei confronti del mondo e di se stessi. In poche parole, stanno dicendo: ci prendiamo cura di te. Non è un caso che la nuova collezione Ikea si chiami Omtanksam, ossia premuroso, e sia pensata per chi ha bisogno di un aiuto in più per godersi la propria casa, in totale autonomia e comfort. Britt Monti, creative leader dell’azienda svedese, ha tratto ispirazione dalla sua vicenda personale per dare vita a un progetto di design intelligente, basato sullo studio delle reali necessità delle persone. La serie comprende 22 arredi e complementi tra cui bicchieri con fondo antiscivolo comodi da maneggiare, presine per svitare facilmente i barattoli, ciotole da usare con una sola mano e una seduta con schienale ergonomico.
Terzo imput: regalati un’esperienza da ricordare. Dal momento che pranzare a casa sarà la norma ancora per un po’ di tempo meglio attrezzarsi per rendere piacevole l’esperienza. Gli spunti creativi non mancano, basta seguire il florilegio di gallery a tema su Pinterest e i post su Instagram con hashtag come #tablesetting, #tableware o #tabledecor. Come insegnano gli esperti di bon ton, ogni dettaglio contribuisce a rendere particolare la tavola quotidiana, comprese le posate, oggetti funzionali che escono dall’anonimato quando incontrano il design. Pintinox, storica azienda di posate e pentole in acciaio, ha lanciato quattro nuove collezioni – Dolphin, Euclide, Goccia e Snake – perfette per accompagnare gli scatti dei nostri piatti preferiti.
Quarto, concediti una pausa. Le attività quotidiane svolte attraverso gesti ripetitivi come lavare i piatti o lavorare a maglia sono parenti strette della meditazione perché hanno il potere magico di svuotare la mente tenendo impegnate le mani. Anche i colori nelle sfumature pastello contribuiscono a creare un’atmosfera rasserenante. Le Creuset in perfetto stile detox ha lanciato la collezione Calm che comprende piatti, ciotole, mini-cocotte e ramequin, tazze e cucchiaini in gres vetrificato, nelle sfumature pastello Meringue, Shell Pink, Sea Salt e Mist Grey, perfette da regalare o regalarsi.
E infine arriviamo al quinto monito, preso in prestito dai guru: il viaggio più bello è quello della mente. E allora via, si parte: le collezioni Maya e Medicea di Brandani in 100% melamina ci portano in un istante verso mete lontane: nella campagna toscana, in barca a vela o sotto il sole della Grecia con piatti, ciotole e vassoi ispirati alla grande tradizione della ceramica dipinta a mano ma particolarmente maneggevoli e lavabili in lavastoglie. Anche Coralla Maiuri ci fa viaggiare a ritroso, nel tempo fatato e liberatorio dell’infanzia quando l’unica regola era infrangere le regole. Da adulti ci possiamo concedere il lusso di mescolare piatti e alzatine di collezioni diverse. Così, la tavola torna a essere un giocoso campo di battaglia in cui bulbi di giacinto e pregiate porcellane si devono difendere dalle pericolose scorribande di un coniglio bianco. Alice in wonderland avrebbe gradito.