Il sorpasso su ConteSei italiani su dieci hanno fiducia in Draghi: i più scettici gli elettori dei Cinque Stelle

Secondo un sondaggio di Euromedia Research per La Stampa, cresce il consenso verso il presidente del Consiglio incaricato. Sono più convinti i sostenitori di Fratelli d’Italia che quelli grillini. Oltre il 50% degli italiani gli affiderebbe i propri risparmi

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

Sei italiani su dieci credono nel presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. Una fiducia degli italiani che cresce, secondo quanto registrato da un sondaggio di Euromedia Research per La Stampa: dal 33,8% di novembre al 45% del 1 febbraio, fino all’attuale 62%.

La rilevazione mostra che Mario Draghi viene considerato dai cittadini come una garanzia di qualità. Un riconoscimento trasversale con percentuali massime tra gli elettori di tutti i partiti, anche per Fratelli d’Italia. Sono più convinti gli elettori di Giorgia Meloni (il 64,2%) rispetto a quelli di Beppe Grillo (18 punti sotto la media nazionale al 44,9%).

La fiducia in Draghi è cresciuta con il montare della crisi, superando il 42,5% dell’ex premier Giuseppe Conte. L’ex presidente della Bce è visto come affidabile e il 55,4% degli italiani gli affiderebbe pure i propri risparmi. Piace la figura istituzionale, senza profili social, low profile, ma con un bagaglio di competenze riconosciute.

«Spesso, soprattutto nei momenti più complicati, abbiamo bisogno di credere in qualcosa o in qualcuno per avere anche solo una minuscola speranza di una buona riuscita o di un successo», scrive Alessandra Ghisleri sulle colonne della Stampa. «Così mentre ci arrovelliamo sulle alchimie politiche ci stiamo rendendo conto che abbiamo bisogno di interventi sostanziali e immediati per il Paese. Lo spettacolo che la politica ci ha offerto negli ultimi mesi di certo non è parso confortante. La concertazione su ruoli, nomine, traccheggi e mercanteggiamenti non ha aiutato la stima ed il credito nei confronti dei partiti che hanno portato avanti le loro battaglie nel palazzo – e davanti alle telecamere -, mentre la gente si domandava se si rendessero conto di quanto stava accadendo nel Paese reale».

Non è un caso, allora, se il sondaggio registra anche un aumento del partito degli “indecisi e degli astenuti” che nel giro di un paio di mesi è cresciuto di sette punti in percentuale passando dal 27% al 34% proprio nel pieno della crisi politica nazionale. Soprattutto tra le donne e gli over 65 anni residenti per la maggior parte al Sud e nelle isole.

In molti hanno associato la figura di Mario Draghi a Mario Monti. Tuttavia oggi, a domanda diretta, ben il 62,1% non trova ragione in questo paragone fra i due. Li associa il 43% degli elettori grillini, appena il 13% di quelli renziani.

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