“E dopo l’estate della liberazione, l’autunno della penitenza, l’inverno della speranza e la primavera della consapevolezza, arriva l’estate dell’incoscienza. Che è quella che sta iniziando e che vogliamo celebrare con questo nuovo numero di Scarpetta. Dell’autun non v’è certezza, con le sicurezze sbriciolate e gli alieni alle porte, forse non ci resta che immaginarci una stagione assolata piena solo di momenti indimenticabili, da vivere tutti come fossero l’ultimo giorno in zona gialla prima di una chiusura. Viaggeremo molto, ma andremo a breve distanza. Mangeremo tanto, ma in luoghi più rassicuranti. Incontreremo gli amici, almeno quei pochi che ci sono rimasti. Scopriremo luoghi, che non saranno esotici ma verranno illuminati da nuovi occhi.”
Inizia così il secondo numero del magazine Scarpetta, progetto di microeditoria autofinanziata dalle autrici, che punta a un mercato giornalistico alternativo, in distribuzione diretta presso una selezione di locali, show room e boutiques scelti dalle autrici ed editrici. “Scarpetta” si può anche ordinare online su grazie al print on demand: la stampa viene effettuata in funzione degli ordini effettivi. Così l’intero progetto vive con una tiratura ristretta e progressiva per coprire i punti vendita fisici ma potenzialmente illimitata per le persone che invece decidono di farsi recapitare a casa il magazine. Una scelta dettata dall’economia ma soprattutto dalla sostenibilità ambientale: la carta è un bene prezioso e si stampa infatti in base alle richieste ricevute, limitando così ogni eventuale spreco.
Scarpetta si sviluppa seguendo un fil rouge che evoca un percorso di scoperta, a metà tra il viaggio interiore e il menù di fine dining: “Per iniziare”, “Proseguiamo”, “Al Centro”, “Per Concludere”; e questo secondo numero si snoda tra pensieri e riflessioni dalle prime pagine, evocando momenti semplici, di felicità condivisa nel fare insieme le piccole cose, come l’outdoor cooking con ricette e consigli di Samanta Cornaviera, archeologa culinaria. Per proseguire, storie e racconti in cui i collaboratori di Scarpetta parlano di se attraverso le ciliegie, il pane, i croissant, la fiorentina, il cioccolato dedicando ai lettori riflessioni ed esperienze personali. E poi il Gelato, quello che d’estate va gustato mentre si scioglie lentamente, quello buono a cui non si rinuncia mai. Al centro storie di turismo slow, di mare e montagna nei primi mesi dell’estate. E poi per concludere i suggerimenti per gli amanti della lettura e delle serie tv da maratona, per chi cerca la cultura buona e la profondità anche sotto l’ombrellone.
“Scarpetta” esce ogni tre mesi e muta assieme alle stagioni che passano, invitando i suoi lettori alla lentezza e a godere anche dello sfogliare delle sue pagine. Tra un’uscita e l’altra i lettori sono aggiornati con una newsletter con contenuti sempre nuovi. E per l’estate 2021 è arrivata anche la t-shirt a tema, per tutti coloro che amano questo gesto ancestrale e piacevolissimo, per finire un piatto senza rinunciare all’ultimo boccone di gusto.
“Scarpetta” nasce dall’incontro di menti e mani di Anna Prandoni, giornalista poliedrica e direttore editoriale di lungo corso e di Gaia Menchicchi creativa e fotografa di successo. Hanno costruito pagina dopo pagina Scarpetta, insieme a un team di colleghi redattori. In comune hanno la stessa visione del gusto e il desiderio di lentezza e qualità ricercata. Negli ultimi mesi la squadra si è allargata con nuovi collaboratori: «Ci siamo arricchiti di amici e colleghi che come noi “raccolgono” il gusto e ce lo consigliano attraverso riflessioni, racconti, pensieri e ricette» dice Anna Prandoni «Sono tutte candidature spontanee nate dalla comune passione per un progetto di cuore».