Stretta su orari e controlliLe nuove regole dello smart working nella pubblica amministrazione

Mentre Brunetta punta al rientro in presenza degli statali con l’estensione del Green Pass, si negozia il nuovo contratto con tre fasce orarie di reperibilità dei lavoratori da remoto. Niente straordinari, e una indennità unica per buoni pasto e wi-fi

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

Tre fasce orarie, niente straordinari e una indennità unica per buoni pasto e connessione. Non c’è solo il tetto massimo del 15% di dipendenti pubblici in smart working tra le regole del nuovo lavoro agile per gli statali. Il governo, tramite l’Aran, sta infatti negoziando con i sindacati i nuovi paletti che saranno inseriti nel prossimo contratto, come racconta Il Messaggero.

Mentre il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta punta al rientro in presenza degli statali con l’estensione del Green Pass, il prossimo passo sarà un decreto che stabilirà la fine dello smart working «emergenziale». Stabilendo la soglia massima del 15%.

E per i pochi che continueranno a lavorare da remoto scatteranno invece le nuove regole. Il tavolo della trattativa ripartirà giovedì e nelle bozze consegnate alle parti sociali si nota un cambio di paradigma.

Anzitutto, il lavoro agile non potrà essere solo un semplice “telelavoro” come è avvenuto durante la pandemia. La prestazione piuttosto dovrà essere ibrida, in parte in presenza e in parte no. Ma i luoghi esterni in cui svolgere il lavoro da remoto dovranno essere autorizzati dall’amministrazione di appartenenza e, in ogni caso, non si potrà lavorare dall’estero. Il dipendente dovrà garantire una connessione efficiente. E, nel caso in cui si fossero problemi di linea, il lavoratore potrà essere richiamato in sede. E saranno introdotti anche nuovi strumenti di controllo per verificare la produttività di chi lavora da remoto.

Nella concessione del lavoro agile, si dovranno conciliare le esigenze di flessibilità e benessere dei dipendenti con il miglioramento del servizio pubblico. Ma ci sarà chi avrà la precedenza. Come i genitori di bambini di età inferiore a tre anni, i dipendenti con disabilità gravi o quelli che assistono persone disabili.

Un passaggio importante riguarda anche la parte economica. L’Aran, con il supporto del governo, sta provando a riunire sotto una voce unica costi come buoni pasto e connessione – sui quali le amministrazioni finora si sono mosse in ordine sparso – con una nuova indennità omnicomprensiva a forfait da pagare al personale che svolge il suo lavoro in modalità agile.

Nel nuovo contratto si troverà poi anche il diritto alla disconnessione, con l’introduzione di fasce di reperibilità dei lavoratori. Nella prima fascia di «operatività», il lavoratore deve essere pronto a ricevere indicazioni e direttive. Nella seconda fascia di «contattabilità», il dipendente potrà essere contattato via telefono o email, ma senza che venga richiesta una immediata operatività. La terza fascia della «inoperabilità» indica invece il lasso di tempo in cui il lavoratore non può compiere nessuna attività lavorativa.

Nelle ore di contattabilità, si potranno chiedere permessi orari. Ma vengono definiti «incompatibili» con il lavoro da remoto gli straordinari e le trasferte.

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