Bon courageLa cerimonia commemorativa per David Sassoli nella plenaria di Strasburgo

Prima dell’apertura dei lavori che porteranno all’elezione del nuovo presidente dell’Europarlamento c’è l’ultimo saluto all’ex presidente scomparso lo scorso 11 gennaio, a 65 anni. Sono presenti le più alte cariche politiche degli Stati membri e delle istituzioni europee

AP/Lapresse

«Il sorriso di David, prima di essere un dono della natura, era un sorriso interno, quello di chi cerca sempre il bene, in ogni avvenimento, in ogni incontro, in ogni persona. Questo sorriso ci ha commosso, ci ha dato speranza e non è mai venuto meno». Lo ha detto Enrico Letta, segretario del Partito democratico ed ex primo ministro italiano, alla cerimonia di commemorazione di David Sassoli.

Di fronte alla sessione plenaria di Strasburgo, Letta ha fatto il suo elogio funebre all’ex presidente del Parlamento europeo, scomparso lo scorso 11 gennaio a 65 anni a pochi giorni dalla scadenza del mandato.

«L’Europa è per David un processo della storia, quindi un cantiere dai tempi lunghi, che guarda naturalmente alle nuove generazioni. Anche per questo, sostenibilità e lotta al cambiamento climatico non erano per David uno dei tanti paragrafi da inserire in un discorso sull’Europa», ha detto Enrico Letta.

Il rapporto tra il segretario del Partito democratico e l’ex presidente del Parlamento europeo usciva dal territorio delle relazioni professionali. Tra i due c’era un profondo legame di amicizia: «Io, parlando di questo tema con lui stesso un mese fa, registrai il suo sorriso e una frase che tengo nel mio cuore. La lezione che traggo è che la politica deve sapere guardare oltre: oltre l’apparenza e l’immediatezza. E fare scelte coraggiose. Perché quella scelta che appare ovvia ai più, oggi che David non c’è più, ieri non lo appariva. David sapeva guardare alla sostanza delle cose. Il suo costante impegno. la cura, il dialogo con chi è più lontano, anche culturalmente, hanno rappresentato il suo metodo politico, qualcosa che lui stesso rivendicava. E questo metodo rispecchia al meglio l’anima del progetto europeo, perché è così che è stata fatta l’Europa. È l’Europa pensata nel manifesto di Ventotene al quale tanto si ispirava David, motivo per cui è stato particolarmente bello l’annuncio oggi, da parte del Governo italiano, di intitolargli il progetto di recupero del Carcere di Ventotene. Quell’Europa che è unione nella diversità, parole che per David non erano uno slogan retorico, ma erano vera sostanza e metodo».

Prima dell’intervento di Letta ha preso la parola Roberta Metsola, presidente ad interim del Parlamento europeo: «Oggi il Parlamento si unisce ad Alessandra, sua moglie, e ai figli Giulio e Livia, nel lutto per la sua prematura scomparsa. Prima di essere presidente, David Sassoli era padre e marito. David ha fatto la differenza, ha lasciato un segno. Una volta qualcuno ha detto: le grandi vite sono quelle in cui le persone sentono una chiamata, una vocazione. David aveva una vocazione. Negli ultimi anni ci ha guidato con saggezza e lungimiranza. Questo parlamento, il tuo parlamento, che hai tanto amato, ti ringrazia. A nome di tutti i colleghi che hai incontrato in questa tua avventura ti riconosco un ultimo saluto. Grazie David, grazie presidente».

È stato trasmesso un video commemorativo intitolato “David Sassoli, presidente del Parlamento europeo”: nelle immagini il racconto dell’elezione di Sassoli a presidente dell’Europalramento, il suo primo discorso, le sue parole forti contro i sovranismi e i nazionalismi che producono virus e conflitti, l’idea di un’Europa al servizio dei cittadini, aperta al prossimo.

Dopo il discorso di Enrico Letta c’è stato un intermezzo musicale della violoncellista Anne Gastinel, poi ha preso la parola il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. «Presidente del parlamento europeo ispiravi rispetto, per la tua persona, calorosa, semplice, sorridente e decisa. Questa sera siamo riuniti per rendere omaggio al presidente del parlamento europeo, ma è soprattutto all’uomo che diciamo addio. E voglio dire con affetto alla famiglia e a tutti coloro presso cui lascia un vuoto brusco e doloroso che vorremmo portare un po’ di questo dolore insieme».

Nel suo discorso, il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato la lungimiranza e la visione di Sassoli, l’ambizione che ha caratterizzato il suo mandato. Iratxe Garcia Perez, capogruppo dei Socialisti e democratici al parlamento europeo, ha invece sottolineato al dedizione di Sassoli per fare dell’eurocamera la sua casa, e la casa di tante persone che ne avevano bisogno durante la pandemia, oltre che la sua straordinaria attenzione ai più deboli, agli ultimi, e la sua capacità di farsi amare da tutti, indipendentemente dal colore politico e dalle idee.

Alla cerimonia erano presenti diverse personalità tra le più alte cariche politiche degli Stati membri e delle istituzioni europee. C’era, ovviamente, la famiglia di David Sassoli, compresi moglie e figli. C’è il primo ministro italiano Mario Draghi, con il primo ministro lussemburghese Xavier Bettel, il greco Kyriakos Mitsotakis, il croato Andrej Plenković e il maltese Robert Abela.

Oggi si aprono i lavori della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, si chiuderanno giovedì 20 gennaio. Nei prossimi giorni gli eurodeputati eleggeranno il nuovo presidente e voteranno per rinnovare l’Ufficio di presidenza. Ma non solo: si parlerà anche di servizi e mercati digitali, dell’evoluzione della pandemia, di un nuovo ruolo – più forte – dell’Ema e della presidenza francese al Consiglio dell’Unione europea nel prossimo semestre.

 

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