Grande esodoIl 2022 sarà un anno decisivo per le migrazioni interne alla America Latina

Diego Battistessa spiega a Nuove Radici che sempre più persone si spostano tra le varie nazioni del Continente. L’esplosione della crisi in Venezuela «ha influenzato gli assetti di alcuni Paesi, come la Colombia, che si è trovata a gestire l’arrivo di circa due milioni di persone»

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Le migrazioni interne sono un fenomeno centrale nell’America Latina degli ultimi anni. Ne abbiamo parlato con Diego Battistessa.La sua propensione al nomadismo lo ha aiutato nel capire in parte la dinamica delle migrazioni, a cui dedica molto del proprio lavoro. Trentasei anni, nato a Gordona in provincia di Sondrio ma itinerante tra Madrid, Colombia e Panama, Diego Battistessa è stato cooperante internazionale in Asia, nell’Africa subsahariana, nel Maghreb e infine nell’Amazzonia ecuadoriana, sulla frontiera con la Colombia, dove è iniziata la «relazione con l’America Latina che mi è entrata subito sotto pelle», ci ha detto.

Dal 2015 collabora con l’università Carlos III di Madrid e scrive per giornali e riviste italiani e stranieri, a cui si aggiunge una consulenza per Le Iene. Ha scritto vari libri di cui l’ultimo è America Latina afrodiscendente: storia della più violenta tra le migrazioni forzate, segnata dalla schiavitù e dalla ricerca di un riscatto di cui l’autore racconta protagonisti vecchi e nuovi.

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