Azione e PiùEuropa propongono di tassare gli extraprofitti delle aziende per abbassare di almeno 16 miliardi il prezzo delle bollette e della benzina. «Fim-Cisl stima che 20mila aziende rischiano di fermarsi», ha spiegato Carlo Calenda durante la conferenza stampa tenuta con Emma Bonino in Senato. Da marzo ad aprile, in un solo mese il prezzo dell’elettricità sul mercato internazionale è aumentato di circa il 300%, quello del gas del 600%.
«Il provvedimento del Governo è importante, ma i provvedimenti sono a tempo. Dobbiamo trovare risorse per intervenire in modo più massiccio. Chiediamo con un emendamento di prelevare il 50% degli extraprofitti stimati, in ragione di circa 16 miliardi in più di quanto finora prelevato. È necessario estendere le misure fino a settembre 2022».
Calenda e Bonino propongono di destinare 3.5 miliardi di euro alla proroga della riduzione delle accise sui carburanti per altri 5 mesi, 4 miliardi per azzerare gli oneri generali di sistema e ridurre l’Iva al 5% per la bolletta del gas, 7.7 miliardi per ridurre il costo dell’elettricità per le imprese, 0.8 miliardi per rafforzare il credito di imposta per i sistemi di accumulo.
Lo scopo è garantire «una diminuzione della bolletta di circa il 30% per le imprese energivore e di circa il 16-18% per quelle non energivore». La tassazione degli extraprofitti è «transitoria ed eccezionale», ha aggiunto la senatrice Bonino, secondo cui le energie rinnovabili «devono giocare un ruolo importante, ma non sono la soluzione».
«Ci vuole più coraggio. Bisogna far capire ai cittadini che anche noi paghiamo dei costi, ovviamente minori di quelli ucraini». Il consumo individuale, con l’arrivo della primavera, «non dovrebbe essere così pesante per le famiglie, ma per le imprese è un’altra cosa».
Azione e PiùEuropa sono favorevoli al prelievo sui profitti perché questi non nascono «dal fatto che queste aziende hanno gestito bene o fatto investimenti profittevoli, ma da un’impennata anomala del prezzo dell’energia derivante dalla guerra e da una ripresa produttiva post pandemica», specifica Calenda. Con questo emendamento non si tassano gli utili, ma solamente gli extraprofitti. Ed è importante farlo subito perché «le sanzioni nei confronti della Russia si inaspriranno e dureranno per molto tempo, non finiranno nemmeno se tra un mese dovesse esserci una tregua».
L’emendamento sarà discusso in commissione nelle prossime ore.