Felter alle Rose, Salò
Dopo la lunghissima esperienza alberghiera sul lago di Garda, Matteo Felter torna nella natia Salò per un progetto che lo rappresenta in pieno e rende giustizia alla sua cucina di sostanza, di gusto e di piacevolezza. La più antica trattoria della cittadina lacustre diventa luogo di design da vivere con grande rilassatezza, e nel piatto ritroviamo tutta la bellezza delle cose fatte con cura, con prodotti scelti con intelligenza e con il desiderio sincero di far star bene gli ospiti seduti a tavola. Carrello dei formaggi e dei dolci a chiudere un menu piacione, esattamente come lo chef che l’ha pensato per coccolarci. Indirizzo del cuore e del palato, per viaggiatori gourmet che si sono stancati di sperimentazione e vogliono tornare alla sostanza, ma fatta magistralmente.
Novo Osteria, Fornovo Val di Taro
Daniele Lunghi è sempre stato uno chef di grande tecnica e di abile mano: e nella sua nuova, bella e antica dimora nella provincia parmense esprime a pieno le sue doti. L’accoglienza è quella di una casa di famiglia ben condotta, in questo edificio dell’undicesimo secolo, che è stato originariamente un convento, parte di una chiesa e poi locanda con la posta per il cambio dei cavalli. Nel piatto ci sono desiderio di sperimentazione e creatività, ma mai fini a se stessi. Si sta bene, coi piatti che compongono il menu e la carta, e nei secondi di carne troverete un inno alla bontà, ai sapori netti di un territorio interpretati magistralmente. Non perdetevi le cantine, con i salumi e i vini che aspettano gli ospiti nel loro luogo ideale. Ma soprattutto godetevi i meravigliosi lievitati, dal pane ai dolci, che sono semplicemente spaziali. Per golosi alla ricerca di nuove sensazioni, rassicuranti ma sorprendenti.
Trattoria Contemporanea, Lomazzo
Allievo illuminato dell’alberghiero di Gallarate, vincitore di premi e grande viaggiatore, Davide Marzullo anima questo spazio decisamente contemporaneo con una cucina di sperimentazione che convince per la sua originalità e la sua sostanza. L’innovazione sposa il territorio, e non è una frase fatta ma una convinzione della brigata, giovane e autentica nelle sue scelte spesso coraggiose. Si viene per essere piacevolmente stupiti, ci si lascia trasportare dentro a un viaggio, e si gioca con l’intelligenza e con il palato. Per gli appassionati che vogliono fare un’esperienza divertente e inconsueta.
Opificio, Novara
Cucina, bottega, aperitivi e dopocena, nel contesto dégagé di un ex opificio ristrutturato per diventare luogo d’accoglienza. Il menu è rock, le scelte sono di sostanza, nessun orpello ma quel gusto giovane di sperimentare fuori dagli schemi e di osare senza però prendersi troppo sul serio. Nel piatto tante cose buone, nei calici belle sorprese, che pescano dal mondo naturale. Filiera, prossimità, artigiani e consapevolezza: tutte le cose che vanno di moda oggi, ma senza spocchia e solo per convinzione. Nessuna definizione possibile per i piatti in menu, tanta sostanza da sperimentare più volte. Per chi ha voglia di capire dove sta andando la cucina italiana contemporanea e vuole abituarsi a pensare fuori dagli schemi, anche nel piatto.
Limbosco, Varese
Cicchetti saporiti, vino buono, atmosfera shabby chic e accoglienza vivace. Un locale facile, divertente, piacevole, dall’impostazione veneziana e nel cuore della città giardino. Perfetto per stuzzicare, con proposte che accontentano tutti e vi regalano morsi piacevoli per un aperitivo rinforzato o per una cena dove spizzicare in compagnia. In una città dove l’happy hour ha fatto danni, finalmente una scelta di sostanza, con etichette che spaziano tra proposte innovative e rassicuranti calici da godersi con tranquillità. Per i gruppi di amici che amano condividere cose buone, e per chi ha capito che l’all you can eat è il male assoluto.