Qui dove la storia può essere ripercorsa attraverso gli “strati” della città, è in atto una rivoluzione culturale pronta a lasciare un segno. «In italiano esistono due parole, sonno e sogno, dove il napoletano ne porta una sola, suonno. Per noi è la stessa cosa», diceva Erri De Luca.
Le attività
Immortalata da registi e artisti, è la destinazione perfetta per chi vuole farsi travolgere dalla passione dei suoi vicoli, dei suoi abitanti, dei suoi profumi. E da nuovi secret place inaspettati.
Ercolano 2.0 – scopri Ercolano con la realtà aumentata: con guida e occhiali speciali si visitano le ville, le strade e molti scorci unici in un viaggio nel tempo, prima dell’eruzione del Vesuvio.
Truffle experience – caccia al tartufo in una gita privata da Napoli al parco dei Monti Picentini in Campania. Degustazioni di formaggio abbinato al tartufo e cena a seguire.
Madre museum – il Museo d’Arte Donna Regina è lo spazio dove l’arte trova la sua massima espressione. Un tour delle “cappelle animate” dei video di Bob Wilson è un’esperienza unica.
Tavole da re – private dinner nel chiostro di Palazzo Caracciolo, splendido palazzo del Trecento a Forcella, è un modo diverso per scoprire questo vivace quartiere.
Caffè ad arte – nel cuore del Borgo Santa Lucia, c’è un’antica dimora, Casa Maria Luisa, dove ha sede Spira Mirabilis per una masterclass privata sul caffè con la napoletana.
Il quartiere: Quartieri Spagnoli
Il passato turbolento di questo quartiere non va dimenticato e nemmeno rinnegato. Anzi, va preso come spunto per mostrare il suo nuovo volto: un volto artistico, popolare, che ha voglia di rinascita e di riscatto sociale. Un esempio? Il murale O’ pallon mieze ’e machine, in Vico Tre Regine, dedicato a Luciano De Crescenzo che osserva un gruppo di ragazzini intenti a recuperare un pallone con una scopa (vera!). Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, José Molina, Ernesto Tatafiore, Blue&Joy, Luisa Menazzi Moretti hanno donato opere alla Fondazione, esposte all’interno delle corti della Fondazione foqus per riabilitare il quartiere anche all’estero. Nel 2014, è nata anche l’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli, composta da giovanissimi introdotti alla musica con il sistema Abreu e che oggi svolge la sua attività nell’auditorium di un vicino quartiere.