City guide Milano per gli appassionati di design, architettura, arte, cibo e viaggio

Una mini-guida indispensabile per visitare il capoluogo lombardo in maniera sorprendente e autentica. Un accesso esclusivo ai luoghi segreti di ogni quartiere per saggiare il piacere del tempo ritrovato

Illustrazione di Matteo Berton

I suoi cortili, gli scorci, i riti: una città da vivere di giorno e di notte con i suoi rifugi d’élite, dove il lusso è avere tempo per la semplicità. «Sì, Milano è proprio bella, amico mio, e credimi che qualche volta c’è proprio bisogno di una tenace volontà per resistere alle sue seduzioni, e restare al lavoro», diceva Giovanni Verga.

Le attività 
Posti nascosti e curiosi per una visita insolita della capitale meneghina. Dal club caraibico, alle atmosfere orientali, fino al sunset su un rooftop ad alto tasso green: ecco la nuova Milano da scoprire.

Jungle time – Un microcosmo poliedrico all’Hyatt Centric Milan Centrale. Particolare è Organics SkyGarden @Cielo che accoglie i suoi ospiti in una giungla urbana a 40 m. d’altezza.

LOM – Locanda Fabbrica Monumentale: artigiani, designer e creativi da incontrare in questo spazio per poi proseguire la notte con un tour by night del Monumentale.

Viaggio a Oriente: House of Ronin – Il ristorante nella palazzina neoliberty a Chinatown che dal karaoke allo chef table per soli otto ospiti, conduce in un mondo cinematografico.

American Burger – Il più classico dei Burger a stelle e strisce è in Via della Spiga, da Ralph Lauren Bar. L’experience continua con sartoria su misura, gift curation e styling privato.

Un giorno da Club – Il prestigioso Palazzo Bernasconi è la sede del nuovissimo Casa Cipriani: da provare l’esclusiva Bakel Spa e la Socialista Lounge con le sue atmosfere caraibiche. 

Illustrazione di Matteo Berton

Il quartiere: South of Prada (SouPra)
Scopriamo la zona tra corso Lodi, viale Ortles e via Ripamonti, che l’apertura della Fondazione Prada ha trasformato in quartiere di nuove contaminazioni, tra studi d’artista, spazi culturali, locali e hub digitali, regalando alla mappatura urbana anche il nome: SouPra, South of Prada. Così, la metamorfosi di una antica distilleria in uno scrigno dorato – dove si incrociano i flussi internazionali dell’arte, della moda, del cinema, della musica, dell’architettura, dove il bar è stato progettato da Wes Anderson e dove la ricerca è estesa fino alla sequenza di giovani chef che si alternano nel ristorante – ha cambiato il volto del quartiere. Nuovi spazi da visitare: ica, diretto da Alberto Salvadori, nfq che unisce Fabio Quaranta e nero, Reading Room fondato da Francesca Spiller, dove si possono acquistare le più strane e ricercate riviste internazionali.

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