Voli pindariciL’errore di traduzione dei comandanti degli aerei quando «armano gli scivoli»

Considerato che sui velivoli di linea italiani tutti gli annunci sono in italiano e inglese, ma quello di cui stiamo parlando è rivolto esclusivamente agli assistenti di volo, non sarebbe meglio lasciare «to arm» nella sua forma originale evitando di tradurlo malamente?

(La Presse)

Chi è abituato a viaggiare sugli aerei di una compagnia italiana probabilmente non ci farà neppure caso (come in genere non fa caso ai briefing di sicurezza forniti prima del decollo, né alla gran parte degli annunci che accompagnano il tragitto), ma a chi ci sale di rado, e magari con una punta di apprensione in più dopo l’11 settembre 2001, magari un repentino brivido lo suscita. O almeno un dubbio. Che cosa vorrà mai dire il comandante quando, dopo la chiusura dei portelloni, lancia agli assistenti di volo l’invito ad «armare gli scivoli» – che a atterraggio concluso, prima della riapertura – diventa «disarmare gli scivoli»?

Armare, disarmare? Niente paura, non stiamo partendo per una missione ad alto rischio. Nessun attentatore a bordo; semmai, un piccolo attentato alla lingua italiana. Vediamo. Armare (sintetizziamo dal vocabolario Zingarelli) può voler dire: «1. Fornire di armi: “armare l’esercito”. 2. Chiamare alle armi: “armare i riservisti”. 3. Provvedere un’arma del proiettile: “armare il fucile”. 4. a. Provvedere una nave di tutto ciò che occorre per la navigazione: “armare un veliero”; b. “armare i remi”, disporli negli scalmi, pronti alla voga. 5. Provvedere di strutture di sostegno, specialmente provvisorie, costruzioni, scavi e simili: “armare una galleria”. 6 (teatro) Applicare un telaio di legno alla tela o carta su cui è dipinta la scena. 7 (musica) “armare la chiave”, preparare l’armatura di chiave».

Né qui né in alcuno degli altri principali dizionari, c’è traccia di una possibile accezione aeronautica del verbo (plausibile, eventualmente, in riferimento a un velivolo militare: nel qual caso si rientrerebbe nella definizione uno dello Zingarelli). E allora? Che cosa fa di preciso l’assistente di volo quando il comandante gli o le comanda di armare gli scivoli?

Chiarito che questi scivoli sono dispositivi gonfiabili d’emergenza in genere ripiegati nella struttura del portellone e utilizzabili quando si presentasse la malaugurata necessità di evacuare rapidamente la cabina, con l’aiuto di un sito specializzato (aviationcoaching.com) proviamo a spiegare. Dopo aver chiuso il portellone, l’assistente di volo attiva lo scivolo d’emergenza abbassando (o a seconda dei casi ruotando) una apposita leva dopo aver rimosso il perno che la protegge da tocchi involontari: in questo modo «arma» lo scivolo, che all’occorrenza si gonfierà dispiegandosi verso l’esterno simultaneamente all’apertura del portellone.

Ad atterraggio avvenuto, con l’aereo («aeromobile», come si compiace di puntualizzare il lessico aeroportuale italiano) fermo nel parcheggio, l’assistente compie l’operazione inversa, ossia disattiva lo scivolo in modo da impedirne il dispiegamento quando il portellone verrà aperto: in aeronautichese, lo «disarma».

Al posto di armare e disarmare gli scivoli il comandante potrebbe anche chiedere di armare e disarmare le porte (le due cose sono connesse nella medesima operazione), ossia provvederle o privarle dei relativi scivoli, nel qual caso, con qualche acrobazia (non aerea, ma) linguistica, si potrebbe rientrare nella definizione 4b dello Zingarelli. Ma perché ricorrere a questo verbo ambiguo, anziché a verbi più trasparenti come “attivare”, “mettere in funzione”, “innescare”?

In realtà, in questo contesto, «armare» è una cattiva traduzione, o piuttosto un avventato adattamento, dalla lingua inglese. In inglese l’invito del comandante è «Arm doors», e infatti accanto alla leva che aziona lo scivolo c’è un disegno dove il verso corretto in cui va azionata (in basso o in senso rotatorio) è accompagnato dalla scritta «Armed!».

Ma il verbo inglese to arm, oltre ai significati principali del corrispondente italiano (armare, provvedere, munire) ha anche quello di innescare («to arm a bomb»): che è esattamente l’azione compiuta dall’assistente di volo quando, manovrando la leva, mette in funzione lo scivolo. Domandina: considerato che sui voli di linea italiani tutti gli annunci sono bilingui, in italiano e inglese, ma quello di cui stiamo parlando è rivolto esclusivamente al personale di bordo, non sarebbe meglio lasciarlo nella sua forma originale evitando di tradurlo malamente?

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