Cambiamento climaticoCome ti proteggo il vigneto dalla grandine

I fenomeni meteorologici che sempre più spesso colpiscono le vigne a causa dell’innalzarsi delle temperature non sono evitabili, ma possono essere resi più o meno innocui, o meno dannosi. Ma le protezioni influenzano il paesaggio, e anche l’uva

Quando un produttore di vino guarda il cielo, non lo guarda per capire se ci sarà il sole. Lo guarda in relazione alla vigna.

Passando per le strade che attraversano i vigneti, in questo periodo dell’anno, avrete forse incontrato delle vigne coperte da reti nere (meno frequentemente bianche o verdi), solide e di materiale plastico, che avvolgono completamente le piante. Sono reti antigrandine, che servono a proteggere l’uva dagli eventi grandinigeni, che sono sempre più frequenti perché in questo momento di cambiamento climatico significativo le ondate di calore creano le condizioni ideali per questi fenomeni.

Perché arriva la grandine?
Quando fa troppo caldo, le correnti ascensionali sono più forti, e le masse di aria umida incontrano masse di aria fredda negli strati alti dell’atmosfera, nei cosiddetti cumulonembi, nuvole che assomigliano più o meno ad un’incudine, si creano le condizioni ideali per gli eventi grandinigeni. Le forti correnti al loro interno, infatti, fanno ripetutamente salire e scendere le gocce di umidità presenti al loro interno: queste ultime, raggiunta la sommità della nuvola, dove le temperature possono arrivare anche a -20°C, congelano, e a ogni ciclo i chicchi si ingrossano sempre di più finché non raggiungono dimensioni tali da non riuscire più a rimanere sospese nella nuvola e quindi cadono. Questi fenomeni purtroppo hanno entità sempre più importante e sono sempre più frequenti. Qualche decade fa una grandinata importante avveniva ogni otto, dieci anni: oggi capita un anno sì e un anno no, quando siamo fortunati.

Le reti sono quindi sempre più un obbligo, soprattutto per le produzioni di alta qualità: essere assicurati contro la grandine è infatti un tampone economico ma non la soluzione… Perché, se è vero che le assicurazioni risarciscono le perdite di uva e i danni sulla vigna, non possono risarcire la conseguente mancanza di vino. E se a un’azienda vinicola manca il prodotto, sul mercato avrà dei grossi problemi di commercializzazione. Sparire per esempio dalle carte dei ristoranti per un anno è un danno incalcolabile e che di sicuro l’assicurazione non risarcisce.

Vantaggi e svantaggi delle reti
A meno che la grandine non cada con dimensioni veramente importanti, proteggere il vigneto con le reti assicura di evitare i danni della grandine, e aiuta inoltre con un parziale ombreggiamento dell’uva e della pianta. L’attività fotosintetica perde efficacia di pochi punti percentuali, ma si deve tenere comunque conto dei leggeri ritardi di maturazione rispetto all’uva senza le reti.

In zone dove le grandinate arrivano sempre da un lato dei vigneti, può essere un’idea proteggere solo da una parte, oppure tenere la rete chiusa da un lato e aperta dall’altro, per favorire l’arieggiamento. Ovviamente, il fatto che siano presenti due reti che chiudono le piante da entrambi i lati fa si che si crei un’umidità più alta all’interno della pianta e quindi anche dei grappoli. Girando meno l’aria, le reti infatti, benché forate, bloccano in parte la circolazione della stessa: questa chiusura può portare all’aumento di problemi di marciume dell’uva in fase di maturazione. È sempre un’arma a doppio taglio, insomma, ma in alcune zone molto a rischio grandine è davvero l’unica soluzione possibile. Certo, non sono belle da vedere, e nascondono in parte la bellezza del paesaggio vitato, cambiando di fatto l’armonia dei luoghi.

Le reti possono essere utili anche per limitare l’accesso degli animali all’uva: uccelli e ungulati non arrivano infatti ai grappoli, mentre si fa più fatica a tenere lontani i roditori, come per esempio i ghiri. Infine l’efficacia dei trattamenti, con l’attuale tecnologia di atomizzatori, macchine e botti per la distribuzione nel vigneto di prodotti fitosanitari, e le reti di ultima generazione, non è compromessa, anche se in alcune occasioni è meglio tenere le reti aperte durante i trattamenti.