Quorum di pietraBeppe Grillo ha riperso il voto sullo statuto del Movimento 5 stelle

Il sessantacinque per cento degli iscritti grillini ha votato per rimuovere il suo garante, eliminare il vincolo dei due mandati e modificare il simbolo politico. «Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte», ha scritto il comico genovese sui suoi canali social, citando il finale di "The Truman Show"

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«Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte». Citando il celebre finale del film “The Truman Show”, Beppe Grillo dà addio definitivamente alla sua creatura politica dopo aver perso per la seconda volta le votazioni sulle modifiche dello statuto del Movimento 5 stelle. E lo fa con il solito messaggio criptico via social. Così come Jim Carrey nel film abbandona il set artificiale in cui ha vissuto tutta la vita, Grillo ha deciso di distanziarsi da una realtà politica che non riconosce più, ormai totalmente nelle mani del suo successore Giuseppe Conte.

Infatti la base degli iscritti al M5S ha approvato con l’80,5 per cento dei voti alcuni punti chiave del Movimento fondato dal comico genovese: l’eliminazione del ruolo del Garante e della regola dei due mandati, così come maggiori poteri al presidente Conte. Grillo ha perso anche la sfida del quorum, ovvero il numero minimo di partecipanti richiesti affinché una votazione sia considerata legittima. Al voto ha partecipato il sessantacinque per cento degli iscritti (58.029 persone) in aumento rispetto al sessantuno per cento del voto contestato di novembre, in cui parteciparono in cinquantaquattromila.

Nelle ultime settimane Grillo aveva cercato di ostacolare le modifiche invitando a boicottare il voto, minando il processo con provocazioni, come un video girato all’interno di un carro funebre in cui dichiarava la morte del Movimento, e una lettera ironica alla leader del Partito democratico, Elly Schlein, descrivendo Conte come un politico utile solo a portare voti ai dem.

Le modifiche statutarie approvate dagli iscritti del M5s danno anche il potere al presidente Giuseppe Conte di proporre un cambiamento al simbolo del Movimento, previa approvazione del Consiglio nazionale e del voto degli iscritti. Lo stesso simbolo che Grillo aveva considerato come un baluardo della sua eredità politica. «Questa è l’onda dirompente di una Comunità che non conosce limiti e ostacoli, in cui tutti contano davvero», ha commentato su Instagram Conte, annunciando oggi alle 16.00 una diretta per commentare il risultato politico. 

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