Aveva settantadue anniÈ morto Vincenzo Santoro, che ha riempito Milano di Dolcezza

È mancato per un ictus proprio durante la campagna 2024 dei suoi amati panettoni, nella città che ha amato e scelto, e a cui ha regalato la sua professionalità e la sua visione imprenditoriale

Loreno Ceva Valla

Vincenzo Santoro è morto oggi, proprio durante il periodo da lui più amato e odiato, la campagna panettoni di Natale. Il settantaduenne pasticciere aveva il sorriso malinconico delle persone che nella vita hanno faticato tanto. Litigava con la sua schiena, soprattutto nel periodo caldo dei panettoni, che per lui significavano novembre e dicembre di fuoco, senza pause, ma con una enorme soddisfazione personale nel vedere le sue creazioni finire tra le mani di tanti appassionati.

Era affabile e cortese, proprio come devono essere i professionisti dell’accoglienza, e sulla dolcezza ha basato tutta la sua carriera, da giovane garzone immigrato a Milano a proprietario di una grande impresa familiare, nata nel 1966, poi diventata un’importante azienda solida e in crescita.

Ha creato una torta a forma di Duomo, per celebrare la città che l’ha accolto e gli ha permesso di diventarne un rappresentante di valore. Maestro dei panettoni, ha coccolato il sul lievito madre per oltre cinquant’anni, creando con quello il “suo” Panetun de l’Enzo, morbido impasto lievitato con confettura di albicocche e albicocche semicandite ricoperto di cioccolato fondente, una combinazione ben riuscita tra panettone e torta Sacher.

Lo ricordiamo così, mentre affettava per noi all’ultimo Festival di Linkiesta una delle sue creazioni.

Lorenzo Ceva Valla

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