Uno dei pezzi più riusciti del duo Alva Noto + Ryuichi Sakamoto, questa sera e domani al Teatro dell’Arte di Milano, in Triennale.
Come tanti della sua generazione (ora intorno alla quarantina), Carsten Nicolai alias Alva Noto è artista poliedrico che ama coniugare arti visive, scienza e musica. Con approccio olistico esplora le corrispondenze tra percezione visiva e uditiva, rappresentando le frequenze sonore in disegni e sculture e viceversa convertendo le frequenze luminose in musica. Le sue opere, presentate in manifestazioni internazionali come Documenta e Biennale di Venezia, si fondano su fenomeni fisici e teorie matematiche, mostrando particolare interesse per la teoria della probabilità e i processi autogenerativi. Diventano patterns musicali, ad esempio, i cristalli della neve, con la loro simmetria esagonale e loro aggregazione casuale.
Ryuichi Sakamoto, premio Oscar per la colonna sonora dell’Ultimo imperatore di Bertolucci (in cui compare pure come attore), è autore delle musiche de Il tè nel deserto, Piccolo Buddha, Tacchi a spillo di Almodovar, ecc. Ha cominciato suonando in una band pop-rock, ma ben presto si è rivolto ai generi della musica elettronica, ambient, dance, world music e bossa nova, suonando con personaggi come Iggy Pop, Caetano Veloso, Thomas Dolby, Youssou N’Dour. Si è fatto sentire anche per il suo serio impegno per la pace e l’ecologia, oltre che per la sua posizione critica nei confronti della legge sul copyright.