Giallo alla corte di Federico II re di Prussia: misteriosi omicidi turbano la quiete di Sans-Souci negli anni in cui si sta affermando il Fortepiano (il padre del pianoforte, ideato da Bartolomeo Cristofori a Firenze a inizio Settecento sostituendo ai plettri del clavicembalo martelletti in grado di percuotere le corde e creare nuove ed inedite sonorità).
Questo il contesto de Il fortepiano di Federico, romanzo di Gabriele Formenti che presenterò insieme all’autore venerdì, al Salone internazionale del libro di Torino.
Protagonisti sono alcuni dei personaggi chiave della musica del tempo, tra cui: Federico II re di Prussia, figura di rilievo dell’Illuminismo, valente flautista e compositore, alla sua corte accoglieva i migliori musicisti; Carl Philipp Bach, uno dei numerosi figli di Johann Sebastian – pare il prediletto –, maestro di cembalo alla corte di Federico, nel romanzo anche investigatore attento e perspicace; Johann Nicolaus Forkel, considerato il padre della musicologia moderna, autore della prima biografia di Bach; Georg Philipp Telemann, uno dei più prolifici compositori barocchi; Johann Joachim Quantz, celebre flautista, maestro di Federico II e autore di uno dei trattati più importanti per flauto traversiere a una chiave; Johann Gottfried Silbermann, costruttore di strumenti a tastiera, noto soprattutto per i suoi organi, figura centrale nello sviluppo del fortepiano.
Tesi alla base della vicenda è che il Fortepiano (quello del primo settecento, non quello del classicismo viennese di Mozart, né, naturalmente, quello romantico di Chopin) fosse lo strumento designato da Johann Sebastian Bach per la realizzazione del basso continuo dell’Offerta Musicale.
L’Offerta Musicale, raccolta di fughe, canoni e una trio sonata costruite su tema musicale ideato da Federico II, è considerata, insieme all’Arte della fuga, una delle testimonianze più straordinarie dell’arte contrappuntistica di Bach.
Qui un canone inverso
E qui una bella esecuzione di Musica Antiqua Koln
Gabriele Formenti, Il fortepiano di Federico, ed. Florestano
Venerdì 13 maggio, ore 18. Salone internazionale del libro di Torino