Camminando per le vie di Milano e Roma, vi imbatterete in un pezzo di Spagna. Eh beh, chissenefrega, direte voi: ormai uno tira dritto per la sua strada ascoltando l’iPod.
Non quando si fa shopping, però. Non quando si parla di edifici in quelli che sono considerati tra i luoghi chiave delle due città. Non quando questi palazzi sono stati venduti: dall’Italia all’estero.
Se qualche mese fa La Rinascente vendeva gli edifici in via del Corso e in via Vittorio Emanuele (per poi essere ceduta direttamente al gruppo thailandese Central Retail), oggi Zara fa man bassa di acquisti immobiliari. Il gruppo spagnolo Inditex – capitanato da Ignacio Ortega – ha comprato il palazzo dove ha sede il più grande store milanese di Zara, in via Vittorio Emanuele, il primo ad essere stato aperto in Italia e il primo in termini di fatturato. Più di 4.500 metri quadri pagati tra i 90 e i 100 milioni di euro (la cifra precisa non si sa): un bell’investimento, non c’è che dire.
Non è il primo acquisto immobiliare di prestigio, se così si può dire, per Ortega: Inditex è anche proprietaria del flasghip Zara aperto lo scorso dicembre nell’ex La Rinascente di via del Corso 189.
Del resto Inditex è un gruppo che va bene: ha chiuso il 2010 con un fatturato pari al +13% e ha creato quasi 8mila posti di lavoro in tutto il mondo.
Oltretutto, ha rivoluzionato il concetto di moda a livello internazionale: un po’ come fece Benetton anni addietro. Zara però tiene un basso profilo (e va alla grande).
Tornando all’immobiliare mi chiedo se la vendita da parte di soggetti italiani sia l’ultima spiaggia..il caso Rinascente farebbe presagire proprio questo.
Le aziende spagnole, da notare, in barba alla crisi hanno grandi progetti di espansione: penso a Desigual, a Pretty Ballerinas (scarpe). Urge affrontare anche questo tema.