YottabyteUltrabook: per Intel il dado é tratto

Intel, attraverso uno dei suoi blog aziendali (Becky Emmett ndr) ha confermato che la direzione dell’azienda per i prossimi anni sarà ancora focalizzata sui notebook. E il focus sarà sui nuovi Ultr...

Intel, attraverso uno dei suoi blog aziendali (Becky Emmett ndr) ha confermato che la direzione dell’azienda per i prossimi anni sarà ancora focalizzata sui notebook.
E il focus sarà sui nuovi Ultrabook.

Questa nuova (?) categoria di prodotti viene definita da Intel come rivoluzionaria, da intendersi in questo caso in senso letterale di svolta epocale.
L’idea alla base è che con l’avvento dei tablet si polarizzeranno le esigenze dei consumatori. Chi ha necessità di un dispositivo principalmente per la navigazione e la fruizione “passiva” e chi, invece, ha bisogno di una fruizione “attiva”.

Siamo di fronte ad una vera svolta epocale come vorrebbe farci credere Intel o è il tentativo di arginare la mancanza di una soluzione per tablet pc e contrastare i dispositivi ARM distogliendo l’attenzione dai ritardi del colosso di Santa Clara?
Nessuno oggi può avere la certezza della risposta, ciò che è certo è che Intel ha l’esperienza (negativa e riversata per lo più sui produttori) dell’esperimento CULV (Consumer Ultra Low Voltage ndr) di un paio di anni fa e difficilmente ripeterà lo stesso errore due volte. Inoltre il notebook è, pur con tensioni di prezzo molto molto forti, in salute.

Di certo c’è che la domanda sta cambiando, chi ha necessità di un notebook leggero e si indirizza sul netbook oggi sa (nella stragrande maggioranza dei casi dovrebbe saperlo) che dovrà scendere a grossi compromessi di performance.
Chi ha provato un tablet pc o uno smartbook ha visto che esiste la possibilità di avere un dispositivo per la navigazione ad accesso quasi immediato e con una durata delle batterie importante.

Domani, Intel dice che chi acquisterà un notebook lo vorrà sempre più sottile e leggero. Con una durata delle batterie in grado di “liberarsi” dall’alimentatore e con buoni standard di sicurezza e accesso rapido al sistema.
Che grossa novità. potrebbe osservare qualcuno, ma vi sfido a trovare un prodotto del genere sul mercato a meno di 1500 euro. Oggi un prodotto di questo tipo rapprenda una nicchia (non fosse altro per il prezzo) ma domani potrebbe essere lo standard per il notebook.
Ci sono acquirenti? In rete iniziano a circolare perplessità sull’interesse reale per questo tipo di soluzione.
Molto dipnederà, ovviamente, dal prezzo. Di certo gli acquirenti di smartphone di fascia medio/alta ci sono e non sono pochi. Apple mese su mese dimostra che i mela-lovers sono in crescita e la fruizione di contenuti (e per azione/reazione anche dei device) cambia rapidamente ma prima di dire che la strada é già tracciata servirà ancora del tempo e, come al solito, la risposta la darà il mercato. Stay tuned.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter