Marchionne veste PradaPrada sì, Dodo no: il borsino della moda secondo le escort

Arrivo in ritardo sul tema, ma solo oggi, domenica di pioggia e di lavoro, ho avuto l'onore di entrare in contatto con la filosofia di vita di Terry De Nicolò, intervistata a "L’Ultima parola" di G...

Arrivo in ritardo sul tema, ma solo oggi, domenica di pioggia e di lavoro, ho avuto l’onore di entrare in contatto con la filosofia di vita di Terry De Nicolò, intervistata a “L’Ultima parola” di Gianluigi Paragone sulle vicende Tarantini-Berlusconi, personaggi che la De Nicolò ha conosciuto bene (e difende a spada tratta).

Accanto agli assiomi della filosofia denicolesca, leggi di mercato degne della stima di John Maynard Keynes – “Se sei pecora rimani a casa con 2mila euro al mese – magari, aggiungerei io -, ma se vuoi guadagnare 20mila euro al mese ti devi mettere sul campo e ti devi vendere tua madre” – emerge una riflessione sui marchi di moda, una sorta di borsino della escort d’altissimo bordo: cosa va bene e cosa invece no per andare a Palazzo Grazioli?

Ognuno ha la sua opinione, del resto, in materia: se il mondo della moda gira a suon di trend grazie a guru come Anna Wintour che adora le pellicce e a Franca Sozzani che si mette la bandana durante una cena di gala alla mostra del cinema di Venezia, scendendo nella scala sociale troviamo gli in e gli out delle frequentatrici del presidente del Consiglio (che rimane, ricordiamo, non indagato in questa vicenda).

Cosa è in: “un abito di Prada da mille, duemila euro” (chissà come sarà contenta Miuccia Prada, che ironicamente due primavere fa si era lasciata andare a una collezione di plexiglass in onore alle veline); “smeraldi e gioielli di valore”.

Cosa è out: la “pezza da 100 euro”; il “filettino di Dodo”: credo sinceramente che a questo punto gli amici di Pomellato si stiano lambiccando sul come recuperare una fetta di mercato persa così, senza ragione.

Ora capisco come mai Sabina Began, fotografata con Italo Bocchino in Costiera Amalfitana quest’estate, fosse tutta intenta a leggere Vogue Italia (con buona pace dei giornalisti della testata che, poveretti, si impegnano pensando a un target acculturato e di settore): la moda conta, signori, soprattutto per le escort.

Chissà che alla De Nicolò, insieme a qualche rubrica di analisi economica, non venga offerto un bel colonnino per dare consigli di moda…..

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter