Prima rappresentazione de Il ritorno di Ulisse in patria questa sera alla Scala. Bob Wilson ne cura regia, scene e luci, confrontandosi con un Monteverdi distante da quello dell’Orfeo di due anni fa: non più una favola pastorale in musica composta per la corte di Mantova agli albori del Seicento, ma un vero e proprio melodramma tratto dagli ultimi undici canti dell’Odissea, realizzato la prima volta nel 1640 in teatro a Venezia (sono gli anni dei primi spettacoli lirici a pagamento).
Come sempre nella ricerca formale di Bob Wilson, tesa ad accentuare le distanze tra pubblico e palcoscenico, lo spazio è costruito con luci e colori. Le tonalità scelte per questo Monteverdi: oro, ambra, viola, verde pallido, pesca.
Bob Wilson mi ha schizzato al volo l’impianto della scena boschereccia con Ulisse e Minerva, atto II: al centro un piccolo giardino, realizzato come una maquette, dentro a cui dobbiamo immaginare i cantanti.
Musica diretta da Rinaldo Alessandrini.