Ricevo e pubblico un comunicato rilasciato da Gucci in merito alla questione alla quale ho dedicato il mio post di questa mattina http://www.linkiesta.it/blogs/marchionne-veste-prada/dipendenti-cinesi-accusano-gucci-di-sfruttamento
“Gucci sta monitorando con attenzione ciò che viene riportato dai media relativamente alle denunce di alcuni ex dipendenti. L’azienda non tollera e non tollererà tali presunti illeciti. Gucci ha condotto ampie e approfondite ricerche e intrapreso una serie di misure in tale direzione, tra le quali: la sostituzione del senior management e gli assistant store manager coinvolti; la creazione di una via di comunicazione diretta e confidenziale tra il senior management e i sales assistant; il rafforzamento di programmi di formazione per il personale addetto alla vendita; nonché il ribadire i propri principi in tema di welfare nei confronti dei dipendenti e del continuo miglioramento dell’ambiente di lavoro.
Gucci ha inoltre dato mandato a consulenti esterni affinché conducano un’ulteriore analisi approfondita della situazione per supportare le azioni già in essere e migliorare ulteriormente la struttura organizzativa, il benessere in azienda, la formazione del personale, la ricerca di talenti e altre attività strettamente connesse alla presenza in Cina.”
Gucci definisce e ricerca sempre alti standard di performance, sia che si parli di prodotto, di management e in ogni area di attività. Le performance raggiunte nel mercato cinese negli ultimi anni sono il risultato dell’impegno dei nostri dipendenti. In qualità di datore di lavoro responsabile, continueremo ad ascoltare i nostri dipendenti e promuovere un ambiente di lavoro positivo, incoraggiando il rispetto e la cura tra colleghi.”
Nel testo l’azienda sottolinea i temi del welfare, degli alti standard qualitativi del lavoro e del rispetto che speriamo possano sempre contraddistinguere il made in Italy, in Italia e all’estero.