Quello che non c’èQuello che non c’è: bisogno

Non c'è bisogno di un post intero per tutto. A volte basta un post cumulativo. Ad Affori è stato appiccato un incendio al Palazzetto dello Sport di via Iseo. Chiuso la scorsa primavera per infiltra...

Non c’è bisogno di un post intero per tutto. A volte basta un post cumulativo.

Ad Affori è stato appiccato un incendio al Palazzetto dello Sport di via Iseo. Chiuso la scorsa primavera per infiltrazioni mafiose, sabato scorso un lato ha preso dolosamente fuoco, di pomeriggio. Ovviamente, si sospetta sia stata la ‘Ndrangheta. Sarebbe bello fosse così, mi toglierebbe il dubbio possano essere stati i bambocci gangsta che ci scorrazzano da tempo all’interno lanciandosi estintori. Che poi sono i “nostri” figli.

Allora il CdZ 9 ha pensato fosse cosa carina organizzare per giovedì sera una fiaccolata contro le mafie, perchè ormai si è deciso che di sicuro sia opera loro: ma organizzare una fiaccolata per un incendio doloso suona come una bevuta di solidarietà agli annegati di Lampedusa, o un brindisi per i morti di cirrosi epatica. A meno che con le fiaccole non si voglia abbrustolire la parte di palazzetto rimasta integra.

Intuita la gaffe, si è cambiato il nome al corteo in “C’è Chi Dice No”. Ci mancava Vasco Rossi a riecheggiare in questa vicenda che incute il timore che ci sia una qualche forma di torbida emozione, ad avere la ‘Ndrangheta nei propri quartieri. Sono passati quasi vent’anni da quando c’è stata la guerra delle cosche per il territorio, tra Comasina Bruzzano e Affori, ma solo oggi è importante impegnarsi a parlare di queste cose. Chissà che ne penserebbe Colaprico, potrebbe effettivamente, da giornalista esperto, delucidarci sulle vicissitudini passate e attuali.

Non c’è bisogno di avere un I-Phone o un I-Pad, nonostante sia molto figo e, lo riconosco, appaghi il suo possessore con grande soddisfazione. Non ce n’è bisogno perchè si riesce a vivere lo stesso. Un libro, o un giornale, si leggono anche sulla carta. Le strade si trovano con le cartine, le foto si fanno con la macchina fotografica, e molto altro si faceva anche prima degli I-P senza I-P. Il genio di Steve Jobs è stato quello di patinare la tecnologia esistente, renderla uno status symbol, e commercializzarla all’umanità dell’Apparenza e del Futile. Il mondo non è cambiato, ma si è mostrato per quello che è. Questo è stato, credo, il suo grande merito, e ne compone anche la mesta metafora della vita.

Però c’era bisogno della Pixar, per delineare una nuova frontiera del cinema, e di questo va riconosciuto un enorme merito a Steve Jobs, e penso glielo avrebbe riconosciuto anche Hitchcock…

Non c’è stato bisogno di fare la constatazione amichevole, nè fortunatamente di chiamare l’ambulanza, stamattina, in via Cialdini, dove sono finito sotto un’automobile con la bicicletta, e sopra il suo cofano col mio corpicino. Io ero arrivato contromano e stavo pensando di mettere a posto la bici. Il signore che usciva da un vecchio portone con la sua familiare è stato molto gentile, mi ha chiesto varie volte come stavo e mi ha lasciato andare. Con un monito, però: se vedi qualcuno che va in giro come stavi andando in giro te prima, fermalo e digli che è un pirla.

Non c’è bisogno di giudicare e speculare su quanto sia corretto ciò che fanno gli altri: bisogna preoccuparsi che sia corretto ciò che facciamo noi. Non c’è bisogno delle case editrici a pagamento, ma se comunque ti offrono di pubblicare senza pagare significa che il tuo libro gli piace tanto da investirci. E’ molto più corretto che pubblicare con grandi editori perchè si è figli/amici/amanti di.

Non c’è bisogno del sacchetto, quando compri qualcosa: portati la sporta da casa! Alcune borse di tela si tengono in un taschino, chiuse. Sono molto più resistenti di questi nuovi sacchetti, che non inquinano e però sono pure costosissimi. Il futuro ce ne sarà grato.

Non c’è bisogno per nessuno di voi di leggere questo blog, forse. Però non ruba troppo tempo e non è invasivo. E spero che qualcosa su cui riflettere, ogni tanto, ve lo conceda.

Non c’è bisogno di schiacciare questa zanzara che sta tentando di farmi impazzire. Ma…

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