Marchionne veste PradaBye Bye mr President. Il senso della lingerie per la politica.

Tutti hanno pensato a Marilyn, a quel suo "Happy Birthday mr President" cantato a  John F. Kennedy, allora inquilino della Casa Bianca, al Madison Square Garden. Un episodio di oltre 50 anni fa che...

Tutti hanno pensato a Marilyn, a quel suo “Happy Birthday mr President” cantato a John F. Kennedy, allora inquilino della Casa Bianca, al Madison Square Garden. Un episodio di oltre 50 anni fa che è rimasto probabilmente una delle performance più sensuali della storia.

Poi tutti hanno pensato alle “veline”, alle escort e a tutto l’entourage di cui il nostro ex Premier si è sempre circondato, da Arcore a Palazzo Grazioli a Villa Certosa. Alle telefonate con Patrizia d’Addario, all’intervista di Terry De Nicolò, al posto in Consiglio Regionale riservato a Nicole Minetti. E a un sacco di altre cose.

Yamamay, noto marchio italiano di lingerie che ha da poco compiuto 10 anni, ha voluto “salutare il premier” con una pagina di quotidiano, uscita ieri, che è un incrocio tra una pubblicità natalizia – completino rosso, cappello da Babbo Natale per il micro cane appoggiato sulla spalla della modella biondissima: direi che ci siamo – e una presa di posizione dal tono irriverente, sulla scia di tutte quelle che hanno colonizzato le pagine dei quotidiani dall’uscita di Della Valle in poi.

La famiglia Cimmino – che insieme a Yamamay possiede Carpisa – ha spiegato a Repubblica come la pagina fosse un “addio giocoso a un’epoca che si chiude” e quindi priva di ogni “significato politico”. Menomale, mi sono detta: è giusto che ognuno possa esprimere la propria opinione su qualsiasi tema, compresa la politica. Ci mancherebbe. Però il commento politico in mutande anche no, per favore.

Mi chiedo cosa significhi dare un addio giocoso a quest’epoca che si chiude e che non si chiude allo stesso tempo: è un modo di dire a Berlusconi che si è scavato la fossa con le sue stesse mani? Una presa in giro edulcorata dal fisico perfetto della modella?

Come mossa di marketing, ça va sans dire, è azzeccata: ne stanno parlando tutti.

Di fatto, l’Italia ha poco da festeggiare e molto da rimboccarsi le maniche e le piccole medie imprese che lavorano nella moda lo sanno fin troppo bene.

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