Mondo CalcioCoppa d’Africa 2012, un torneo per poveri

Complice l’assenza di alcune potenze calcistiche del continente, quella iniziata la settimana scorsa in Gabon e Guinea Equatoriale si annuncia come una delle edizioni della Coppa d’Africa meno stim...

Complice l’assenza di alcune potenze calcistiche del continente, quella iniziata la settimana scorsa in Gabon e Guinea Equatoriale si annuncia come una delle edizioni della Coppa d’Africa meno stimolanti dal punto di vista tecnico.

Ma è interessante notare che – se si guarda ai Paesi rappresentati – si tratterà anche di una di quelle più povere in termini strettamente economici.

Mancheranno infatti Sud Africa, Egitto, Nigeria e Algeria, ossia le quattro maggiori economie africane, che da sole contribuiscono a produrre oltre la metà del Pil continentale. Per fare un paragone in chiave europea, bisognerebbe immaginare un torneo privo di Germania, Inghilterra, Francia, Italia e Spagna.

Nel complesso, il Pil prodotto dalle 12 squadre che si affronteranno in Gabon e Guinea Equatoriale arriva a 410.000 miliardi di euro, pari a meno di un terzo del Pil complessivo dell’intero continente, che nel 2010 (dati del Fondo Monetario Internazionale) ha toccato circa 1.342.180 miliardi.

I paesi più “ricchi” rappresentati nel torneo africano saranno Marocco, Angola, Libia, Sudan e Tunisia, che nella classifica del Pil occupano le posizioni che vanno dalla quinta alla nona.

Al loro fianco scenderanno in campo le selezioni di Paesi che nella stessa graduatoria occupano posizioni medie o basse, come il Niger (34esimo per Pil complessivo), Burkina Faso (28esimo) e Mali (27esimo).

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