FuoriserieIl glossario per muoversi nel mare magnum delle serie TV

Ogni settore ha il suo gergo specifico. A volte semplice a volte complesso, a volte chiesto in prestito a lingue straniere (il più delle volte dall'inglese), a volte intuitivo a volte meno. I profa...

Ogni settore ha il suo gergo specifico. A volte semplice a volte complesso, a volte chiesto in prestito a lingue straniere (il più delle volte dall’inglese), a volte intuitivo a volte meno. I profani delle serie TV (quelli che non sono davvero addicted) il più delle volte storcono il naso quando si trovano di fronte a qualche termine un po’ più astruso, ma la precisione quando si fa critica televisiva è fondamentale. Ecco quindi un breve glossario con i termini più abusati e qualche esempio per orientarsi meglio nel mare magnum della serialità televisiva.

  • PILOT

O puntata pilota: si tratta della prima puntata di una serie TV che viene utilizzato come una sorta di biglietto da visita della serie stessa. Si presentano in questo episodio i personaggi, si buttano le basi per approfondire la storia. Il pilot viene di solito presentato ai network che decidono poi se investire o meno su quello show. Tra i pilot più celebri della storia della TV seriale c’è quello di Lost, con gli occhi di Jack che si aprono sull’isola misteriosa.

  • PRE-AIR

Un esempio, pratico per capirci. Touch inizierà in America ufficialmente il 19 marzo. Eppure in moltissimi hanno già visto il primo episodio, o meglio il pre-air. Che altro non è che la messa in onda in alcune sale della puntata pilota per testare le reazioni del pubblico e della critica allo show. A volte la puntata pilota e il pre-air differiscono in alcuni particolari (come nel caso di Bionic Woman: nel pre-air l’attrice che interpretava la sorella della protagonista era sordomuta, nel pilot no, a seguito di un riscontro non favorevole da parte del pubblico nei confronti del personaggio).

  • CLIFFHANGER

L’apice, il momento culminante, l’espediente narrativo che ci lascia esterrefatti e che di solito corrisponde alla fine di una stagione si chiama cliffhanger. Tra i cliffhanger più memorabili

———- attenzione spoiler su Dexter e The Walking Dead ———-

c’è quello dell’ultima puntata della sesta stagione di Dexter che si chiude con Deb che scopre il passeggero oscuro del fratellastro. Ma non sempre questi momenti di suspanse sono a fine stagione, i cliffhanger possono anche avere la meglio prima di un break, come è successo con The Walking Dead, prima della pausa natalizia con la puntata che si è conclusa con la scoperta che in realtà la piccola Sophia era nel fienile della fattoria di Hershel. ————–

  • CROSSOVER

Ovvero la simbiosi tra due serie, con l’incontro tra più personaggi di serie diverse. Molto in voga tra le serie madre e figlie (come Grey’s Anatomy e Private Practice, Buffy e Angel o Dr. Who e Torchwood). Ecco il link dei più memorabili crossover per The Huffington Post.

  • HIATUS

I TV Series Addicted odiano questo termine perché rappresenta il momento della loro astinenza: ovvero ll’interruzione degli show per diverse settimane (di solito a cavallo delle festività).

  • PLOT

Termine inglese per indicare la trama, ormai entrato nell’uso comune. La trama può essere di due tipi, orizzontale o verticale: la prima si snoda lungo un singolo episodio, la seconda invece è la trama di fondo dell’intera stagione. I procedural mostrano chiaramente queste due distinzioni. Un esempio? The Mentalist. In ogni singolo episodio c’è un assassino da catturare con l’aiuto di Patrick Jane, ma a dare pepe alla storia è la vicenda che riguarda Red John, assassino di sua moglie e di sua figlia, che tiene banco per tutta la serie.

  • SPIN-OFF

Ovvero una serie costola, nata da una serie precedente ma poi dotata di vita propria. Come Private Practice da Grey’s Anatomy, Angel da Buffy solo per fare qualche esempio.

  • SEQUEL

Una serie che continua le narrazioni di una storia o di personaggi che abbiamo già conosciuto. Per esempio The Firm (Il socio), la recentissima serie TV, è un sequel del libro omonimo di Grisham. Tra i sequel in arrivo c’è quello di Dallas, serie in voga negli anni Ottanta.

  • PREQUEL

Opposto al sequel c’è il prequel che mette in scena un antefatto rispetto a quanto narrato nella serie principale, presentando personaggi e eventi antecedenti. Obbligati da forze di causa maggiore (la malattia e la morte di Andy Whitfield), i produttori di Spartacus Blood and Sand hanno dato luogo a un prequel (Gods of the Arena) con l’introduzione del personaggio di Gannicus (che tornerà nel corso della seconda stagione) e raccontando le vicende della casa di Batiatus.

  • LAUGH TRACK

Elemento costante di molte comedy e di tutte le sit-com: sono le risate pre-registrate che fanno da sottofondo.

  • MOCKUMENTARY o FOUND FOOTAGE

Ovvero il falso documentario, tecnica narrativa resa celebre da I segreti della strega di Blair, che ha lo scopo di far passare per reale la narrazione fittizia. Nella serialità televisiva solo le comedy avevano abbracciato questo espediente narrativo (The Office, Modern Family, Parks and Recreation). Fino ad ora. The River, attualmente in onda negli States e in arrivo anche in Italia, utilizza la tecnica per un drama-horror.

  • TEASER

Si tratta di una breve sequenza d’effetto lanciata prima di una pubblicità o al termine di un episodio per destare curiosità e invogliare lo spettatore a continuare a seguire lo show.

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