Anna Finocchiaro era candidata alla presidenza della Regione alle ultime elezioni in Sicilia contro Raffaele Lombardo. Ma dopo qualche anno le idee e gli equilibri sono cambiati. Dopo l’apparentamento politico siciliano tra PD e MPA sono emersi anche “affari di famiglia”.
Quell’appalto per l’informatizzazione del Pta di Giarre affidato senza gara d’appalto alla società di Melchiorre Fidelbo, marito della senatrice del Pd Anna Finocchiaro, va ben oltre l’abuso in atti d’ufficio. Dagli atti dell’inchiesta emergono fatti tali da configurare il più grave reato di truffa aggravata nell’erogazione di pubbliche forniture. Così ritiene il gip Marina Rizzi.
INAUGURAZIONE DEL PTA DI GIARRE
Il procedimento vede tra gli indagati, oltre a Fidelbo, anche l’ex direttore amministrativo dell’Asp di Catania, Giuseppe Calaciura, il direttore amministrativo Giovanni Puglisi e la responsabile del procedimento, Elisabetta Caponetto.
Secondo il gip, le delibere adottate da Scavone, finora sentito solo come teste, sarebbero state decisive nell’avviare l’iter che ha portato all’affidamento, senza gara d’appalto, alla Solsamb di Melchiorre Fidelbo di lavori per 1,7 milioni di euro. Appalto che, dopo le polemiche scatenate dal video dell’inaugurazione che ritraeva insieme l’assessore Massimo Russo, Anna Finocchiaro e il marito, è stato revocato dalla Regione.
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