Decise le parole di Vasco Rossi sulla sua partecipazione al concerto di beneficenza pro-terremotati che si terrà il 25 giugno a Bologna.
«No. Non parteciperò a nessun concerto di beneficenza. Non amo quel modo di farla, poco costoso e poco faticoso. Certo rispetto chi la fa così, ci crede ed è sincero. Ma io penso che la beneficenza si debba fare tirando fuori i soldi dal proprio portafoglio, senza troppo spettacolo e pubblicità».
Potrebbe essere una decisione controcorrente in pieno stile Vasco, ma che sta già facendo discutere i suoi fans e non. C’è di certo che per l’organizzazione di un evento così qualche soldino bisognerà pur spenderlo e poco importa se si tratterà di una fondazione o di una agenzia di comunicazione. Sono soldi e soldi servono subito dopo un evento del genere.
Le famiglie sotto le tende della Protezione Civile non aspettavano altro. Un concerto, no?! Le imprese messe in ginocchio dalla crisi e dai crolli dei capannoni industriali aspettavano solo il concerto, giusto?!
La manodopera sarà tutta regolarmente pagata e messa in regola, ovvio?! I concerti di Jovanotti, Pausini & co. insegneranno qualcosa forse in un futuro molto remoto.
Forse gli artisti ultimamente sono presi dalla loro voglia di farsi buoni pubblicitari di eventi che consegnano uno spettacolo piuttosto che degli aiuti concreti.
E’ evidente che non si possa vivere nell’austerità totale e che si debbano fare sempre le scelte migliori, però tra un concerto pro-terremotati e soldi cash in aiuto ai terremotati cosa scegliereste?
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