Banana MarketsDopo Unicredit, i russi di Pamplona Capital si comprano le Dr. Martens

Dopo aver comprato in saldo il 5% di Unicredit, pare che i russi del fondo Pamplona Capital Management acquisteranno le Dr. Martens per 200 milioni di sterline. A rivelarlo è il Sunday Times, immed...

Dopo aver comprato in saldo il 5% di Unicredit, pare che i russi del fondo Pamplona Capital Management acquisteranno le Dr. Martens per 200 milioni di sterline. A rivelarlo è il Sunday Times, immediatamente ripreso da Bloomberg

I leggendari stivaletti, consacrati dal leader degli Who Pete Townshend, a partire dagli anni ’60 sono diventati una vera e propria icona della cultura underground. Mod, punk, skinhead, rockabilly, metal, e più di recente emo, sono soltanto alcuni dei movimenti musicali e culturali che hanno eletto le Dr. Martens a loro simbolo. La calzatura nasce dall’incontro tra Reginald Griggs, che produceva stivali dal 1901 a Northampton, e il dottore e docente univesitario originario di Monaco, Klaus Maertens, che assieme il collega Herbert Funck inventò una suola di gomma con un cuscinetto d’aria interno ricavata dalle gomme degli aerei dopo un incidente alla caviglia nel corso della seconda guerra mondiale. Oggi la marca produce anche scarpe classice e capi d’abbigliamento.

Tornati prepotentemente di moda, negli ultimi dodici mesi (marzo 2011-marzo 2012) hanno segnato ricavi in salita a 22 milioni di sterline, con margini crescenti in Francia, Usa, Hong Kong, Svezia, Singapore e Canada. Ciò nonostante, nel 2011 l’erede Max Griggs ha dato mandato a Rothschild di trovare acquirenti per il marchio, con l’obiettivo di valorizzarlo almeno 120 milioni di sterline. Cifra poi ampiamente superata per via delle numerose manifestazioni d’interesse arrivate in questo periodo. 

Voci di corridoio dicono che in Piazza Cordusio stiano già pensando a una nuova strategia di marketing: ogni under 30 che aprirà un conto presso Unicredit riceverà in omaggio un paio di Dr. Martens. 

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter