La Grande Mela GiallaMatteo Renzi non mi ha aiutato a sciogliere il dubbio!

Ci eravamo lasciati con il complesso dilemma del restare o ripartire….Ringrazio tutti coloro che qui hanno dato il proprio commento, contributo e le decine e decine di amici e conoscenti che sul mi...

Ci eravamo lasciati con il complesso dilemma del restare o ripartire….Ringrazio tutti coloro che qui hanno dato il proprio commento, contributo e le decine e decine di amici e conoscenti che sul mio profilo ‘faccialibro’ mi hanno aiutato a scioglierlo.

Volete sapere qual e’ il risultato finale?

Allora se dovessi dare conto a quanti mi hanno consigliato di ripartire potrei dire che dovrei gia’essere con la valigia in mano…ma quei pochi, a dire il vero, che invece hanno articolato il loro consiglio di restare e contribuire a risollevare le sorti della triste Italia mi hanno messo in una crisi fortissima.

Ora mi trovo a casa, a Verona, nel mio luminoso bilocale acquistato con mutuo venticinquennale, continuo a spostare la data in cui dovrei tornare a Hong Kong – con cui resto, grazie al web, e non solo in perenne contatto – perche’ non sono convinta sia la scelta giusta.

Chi mi conosce sa che c’e’ anche un elemento personale, familiare, non trascurabile tuttavia questo elemento sa perfettamente e condivide il mio percorso struggente di abbandono dei lidi natii.

Ieri ho deciso di fare una cosa che di solito non faccio: andare a sentire un ‘comizio’. La fortuna, se cosi vogliamo definirla, ha voluto che ieri da Verona partisse la campagna per le primarie di Matteo Renzi.

Ci tengo a precisare che dopo 7 mesi di vita in Oriente le uniche notizie politiche tricolore che ci erano giunte fino la’, sono state quelle legate alla laurea in Albania del figlio di Bossi e la debacle di suo papa’. E ovviamente le continue domande “Monti bis o no?”.
Preciso anche che non mi nascondo dietro il dito e da sempre e’chiara la mia posizione non sicuramente centrista o centrodestista…

Detto cio’ – ho paura che i lettori de Linkiesta mi subisseranno di commenti poco carini ! – mi sono detta che andare a sentire uno che ha la mia eta’e che da anni fa il sindaco senza grandi danni e che si contrappone ai dinosauri del centrosinistra valeva la pena.

“Futuro, Europa e merito”ecco lo slogan di Matteo Renzi. Ero indecisa se andare via subito dopo questa dichiarazione – soprattutto per il setting tristemente scopiazzante una convention obamiana – ma sono rimasta fino alla fine.

Ho atteso, fiduciosa che anche lui facesse una riflessione per tutti quei giovani – e anche non – che da anni sono emigrati in cerca di futuro, merito ed Europa (esclusi quelli in paesi extra eu) lasciando famiglia, amici e un po’, tanto, cuore a casa.

Nulla di nulla. Nessun riferimento. O meglio qualche riferimento c’e’stato agli studenti Erasmus che notoriamente vanno e tornano, e spesso ricordano solo grandi bevute e feste fino a tardi nelle varie amee sedi che le loro universita’hanno tra i partner europei. Sul resto della sua lunga presentazione vi lascio a chi di politica ne sa e ne scrive meglio di me.

Adesso (citazione renziana visto che lo ha scelto come pay off della campagna) mi chiedo: ma se io torno a Hong Kong o dovunque fuori di qui, ha senso pensare che tra qualche anno possa ritornare per vivere la mia patria con merito e futuro se chi si propone di governare non tiene conto di ri-dare un senso di appartenenze a questa ‘povera patria’ ?

Scusate, saro’ prolissa e ripetitiva, ma la mia crisi identitaria si alimenta del fatto che oggi piu’che mai per sentirmi italiana io devo andare via dall’Italia.

E il dubbio, restare o ripartire, rimane tale…

Adesso mi bevo un caffe’, che almeno quello e’ un valido motivo per ora per restare!

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