“In coscienza, lo dico francamente, io mi sono comportato in modo retto”. Leggete il resoconto dell’intervista a Renato Farina su Radio 24. Anzi, non leggetela se siete a stomaco vuoto perché la rabbia lo chiude.
Premesso che uno che ha fatto il doppio gioco lavorando per i servizi segreti mentre si spacciava per giornalista è già qualcuno di socialmente molto pericoloso che non dovrebbe scrivere nulla se non sms.
Premesso che per colpa loro stiamo rischiando di avere una legge sulla diffamazione peggiore della precedente.
E premesso che personalmente non trovo nulla di grave nel fare un po’ di carcere se uno prima ruba l’onore a un altro senza alcun fondamento e poi se ne frega allegramente di correggere l’errore (il furto è un reato).
Premesso tutto ciò, mi rendo conto del rischio che corro ogni volta che leggo del loro modo, il suo e di Sallusti, di fare giornalismo: tira fuori l’Alabama che c’è in me.